scenario 1.
“buongiorno, signora elasti”
“buongiorno signor ortopedico”
“sto guardando la radiografia del suo astragalo…”
“e…”
“e non ci siamo! è più rotto di prima!”
“ma come???”
“sì. lei evidentemente ha commesso imprudenze, ha fatto la furba, non ha preso abbastanza seriamente la frattura. guardi che una frattura è una frattura!”
“sì, certo, lo so, ma non mi sembra di avere fatto chissà quali mattane… certo negli ultimi giorni qualche volta ho appoggiato il peso sul piede, forse non avrei dovuto però… non mi ha mai fatto male. mi pareva che lì dentro stesse andando tutto a meraviglia a parte forse la crescita abnorme dei peli che, a quanto dicono, trovano terreno fertilissimo dentro il gesso”
“ecco! lo sapevo io! lei ha caricato il peso sull’astragalo e ha mandato tutto a ramengo. io le do altri 47 giorni!”
“di cosa?”
“di gesso. guardi, non ci scomodiamo nemmeno a metterne uno nuovo. si tenga quello e ci vediamo in aprile”
“…”
“ma cosa fa? piange??? su, elasti, non faccia la bambina per cortesia. è per il bene del suo astragalo. arrivederci! ah, non si dimentichi le iniezioni quotidiane di seleparina nella pancia!”
“no, non mi dimenticherò le iniezioni”
“comunque è vera”
“cosa?”
“la storia dei peli e del terreno fertilissimo”
“bene. grazie”
“tante belle cose”.
scenario 2.
“buongiorno, signora elasti”
“buongiorno signor ortopedico”
“sto guardando la radiografia del suo astragalo…”
“e…”
“e non mi convince del tutto…”
“cosa intende dire?”
“dico che certamente l’osso si è saldato ma non abbastanza. ha assunto calcio a sufficienza? eh? eh?”
“non so. però il piede non fa male e io, ecco, ero convinta che oggi l’avrei tolto questo gesso…”
“certo che lo togliamo! e al posto di questo brutto gesso che, diciamo, inizia a essere sporco e puzzone, mettiamo un bel tutore che la immobilizza per benino dall’alluce alla nuca”
“alla nuca???”
“certo! un comodo tutore, detto ‘ad armatura’ che la costringe a stare tranquilla e in posizione corretta”
“e per quanto tempo dovrei tenere questa armatura?”
“tutta la vita, naturalmente. e già che ci siamo le prescriverei anche un bell’apparecchietto per i denti”
“…”
“signora? signora??? ops! è svenuta”.
scenario 3.
“buongiorno, signora elasti”
“buongiorno signor ortopedico”
“sto guardando la radiografia del suo astragalo…”
“e…”
“raramente ho visto un astragalo più in forma! complimenti”
“la ringrazio! mi fa veramente piacere! quindi possiamo togliere il gesso?”
“ma certo! qui non c’è alcuna traccia di frattura! si sdrai pure che seghiamo via il gesso. appoggi qui il piede destro che togliamo tutto!”
“veramente io mi sono rotta il sinistro…”
“ah”.
sono giorni che elastigirl immagina il suo appuntamento di giovedì alle 16, con l’ortopedico per la rimozione del gesso.
per una ragione o per l’altra la libertà, nella sua testa, non è a portata di mano mai.
Te, sei tutta stramba…
M.
In effetti…
Troppo pessimista! Dai che andrà meglio di come la immagini! Un abbraccio
Elasti, sei uno spasso!!!
Brava.
Hahahahahahahahaha ma daiiiiiiii!!!!! Vedrai che andrà tutto bene e che riuscirai anche a correre la maratona di Milano!!!! 😀
50 sfumature di gesso… 🙂
😀
quanto ho riso elasti 🙂
Gli altri ridono. a me è venuta un’ansia… troppo empatica?
PS: però un pò di ottimismo ci vuole e andrà tutto benissimo!
Anche io confeziono scenari per ogni cosa…che sia una malattia (questa e altre!) di noi nate nel 1970?
Io comunque in occasione di una rx ho scoperto di avere un ossicino in più nel piede (veramente)!
Abbracci e in bocca al lupo per domani!
l’unica cosa che puoi aspettarti realisticamente è di dover fare un po’ di fisioterapia.
(ma consiglio PRIMA la ceretta) 🙂
Il cervello a volte fa strani scherzi: in questi casi, la miglior medicina è smettere di pensare. O almeno provarci 😉 Vedrai che andrà tutto bene!
Ma che carino! Potresti scriverne altri… sarebbe davvero divertente.
🙂
Anche un po’ esorcizzante.
E” che te piace de soffrì, Elasti, ammettiscilo, che sei un poco 50 sfumature di grigio, diciamo una 10ina, suvvia
La maledizione dell’astragalo sconquassato…nei cinema.
Sai ho letto da qualche parte che immaginare la peggiore evoluzione di eventi che ci possono spaventare sia un modo per affrontarli meglio! Credo sia proprio un nuovo modo fare terapia! Ad esempio a chi ha paura di volare si fa pensare alla caduta ecc ecc pare che serva!facci sapere ma x expo che farai di preciso ?
dai che andrà tutto bene, a limite darà qualche esercizio da fare. o magari un po’ di fisioterapia… 🙂 in bocca al lupo!
Mi fai sbellicare dalle risate….ma quanta inventiva!!! Non vedo l’ora di sapere l’epilogo. In bocca al lupo! :-*
AHAAHAHAAHAHHAHAAH mi sono scompisciata dal ridere……un tantino in ansia!!! 😉 andrà tutto ok!!!
appena posso leggo i tuoi post perchè sei veramente uno spasso… grazie grazie grazie…:)
Scenario 4:
“buongiorno, signora elasti”
“buongiorno signor ortopedico”
“sto guardando la radiografia del suo astragalo…”
“e…”
“e niente! Congratulazioni! Sono 3 gemelli!”
“…”
“signora? signora??? ops! è svenuta”.
AHAHAHAHHAHAHAHAHA
mi viene in mente il ginecologo vestito da barbie cavallerizza 😉
Da Dado, Wikipedia: “Nella sua forma primitiva l’astragalo era essenzialmente un gioco di abilità giocato da donne e bambini.”
Si adatta abbastanza alla situazione!
La 2 é proprio bella, l’incubo di ogni mamma !
magari ti dice, come a me, ‘radiologicamente guarita’!
(e a me l’aveva detto prima: ‘proviamo il gesso 40 giorni, se non si aggiusta o di nuovo gesso o dobbiamo operare’, quindi alla visita avevo paura davvero, infatti sono svenuta! 😀 )
Claire
Ti sto pensando superforte!