elastigirl è una creatura inquieta, sotto vari punti di vista. probabilmente è per questo che nella sua, seppur talvolta smodata e ossessiva, attività fisica, non si è mai cimentata in discipline che richiedono lentezza, meditazione, sintonia tra corpo e anima.
negli ultimi vent’anni ha praticato, tra gli altri, con alterni risultati e soddisfazioni, ginnastica aerobica, balli latinoamericani, gag, step, kick boxe, zumba, ballo liscio, danza del ventre, cardio pump, step&tone, cardio fit, body pump, jogging, running, acqua tone e spinning.
Come si può notare a occhio nudo, mancano, nell’elenco, voci come stretching, pilates, tai chi chuan, back prevention, body control, panca fit, yoga. e non è casuale.
quest’anno, nella città di A, in massachusetts, come ogni anno, si è iscritta al recreation center universitario dove, per una trentina di dollari, ha accesso per l’intera estate a tutti i corsi, oltre alla pista olimpica per correre, alla piscina per nuotare e alle macchine infernali e sudate per tonificarsi.
tuttavia, mentre l’anno scorso frequentava, con entusiasmo traboccante, ogni lezione di extreme insanity workout, rischiando l’infarto per mano di un’insegnante invasata con i piedi da anfibio, il programma dei corsi dell’estate 2015 è stato rivoluzionato. niente più insanity, kick boxing, spartan challenge o ultimate fitness. il programma attuale prevede esclusivamente: yoga, hatha yoga, power yoga, pilates e kripalu yoga. e dopo un inziale, scorato sconcerto, elastigirl ha pensato che potesse essere l’occasione per scoprire mondi nuovi gravidi di meravigliose e istruttive sorprese.
così, da circa una settimana, in pausa pranzo, si presenta scalza, con un materassino nero e un mattoncino di polistirolo di cui ancora non le è chiaro lo scopo, al cospetto di jill che tiene gli occhi chiusi, è flessuosa come un giunco e ha il respiro di darth vader.
al ritmo dell’ansimare di darth vader, elastigirl sperimenta la posizione del cane, della gru, dell’aquila, del cobra, del bastone a terra e del piccione reale su una gamba. e pratica, o almeno ci prova, hatha yoga. ma, pur consapevole che le faccia un gran bene, sente che le manca terribilmente qualcosa.
Ma devi anche fare la dieta macrobiotica con bacche goji e semi chia? 🙂
non saprei. dici che devo chiedere a jill?
Chiedi, chiedi 🙂
Buone vacanze!
e magari mangiare solo cibo crudo (raw) e vegan? (ma questo e’ magari solo per il corso avanzato)
Potresti non farne più a meno…
Oommmm…
E i cinque tibetani? Dicono che fan tornare giovani e persino ricrescere i capelli … Ciao
Potrebbe piacerti fino alla fine… e poi quando torni a Milano ti rituffi nelle attività ad alto tasso di adrenalina e sudore. 🙂
Ah come ti capisco, anche a me le discipline rilassanti mi fanno venire l’orticaria… peccato che viva in un paesello e l’offerta non sia un granchè…
Brava che però almeno ci stai provando…
M.
Buongiorno, post molto simpatico però perché definire il tempo fra mezzogiorno e le due, circa, “pausa pranzo” perfino durante le vacanze? Lo so che sicuramente scriverai, leggerai, ti informerai quindi non ozierai, ma la pausa pranzo fa tristezza.
Buone vacanze!
hai ragionissima!!! sono una vera milanese. in realtà lavoricchio anche qui, anche se solo la mattina e a ritmi più rilassati. comunque è vero. pausa pranzo fa proprio tristezza.
elasti sloggata
l’espressione pausa pranzo la usano anche mia madre (che non lavora) e una mia amica (che non lavora). Dà fastidio anche a me fuori contesto e comunque io non la uso nemmeno in ufficio, di solito dico: “a pranzo”
“ad ora di pranzo”
l’hata yoga è fantastico, io lo pratico da 5 anni. Peraltro è propedeutico per TUTTI gli altri sport, vedrai come ti aiuterà anche nella corsa (a me aiuta). E’ molto mentale, e in effetti o lo ami alla follia o lo odi. Però dagli una possibilità, potrebbe stupirti! (e vedrai quanti benefici su collo/spalle/schiena!!)
Perché mentale? Mi incuriosisce questa definizione. Potrebbe illuminarmi sul perché io non abbia mai amato lo yoga.
Concentrazione, allineamento del corpo senza guardarti allo specchio (per propriocezione), mantenimento di posizioni controintuitive lavorando con pazienza su dettagli mai pensati nè pensabili (rotazione dei gomiti, delle dita, delle… ascelle…!!!), superamento di paure ataviche (stare a testa in giù appoggiati comodamente sul cranio): prima anche degli aspetti meditativi, le sole asana (posizioni) ben fatte sono “mentali” e fisiche insieme! Meraviglia!!!
concordo con quanto ti ha detto Eli, e aggiungo che una asana è tale solo se ci metti la testa. Se ti concentri su te stesso. Se porti il respiro in quel determinato punto. Altrimenti è stretching, o potenziamento. Comunque non yoga.
Dopo anni di spinning e total body, l’anno scorso ho provato il pilates….A metà lezione cominciavo a sbadigliare in modo incontrollabile, mi venivano addirittura le lacrime. Ho dovuto abbandonare perchè mi sentivo in colpa verso l’insegnante, che era oggettivamente bravissima…
Io sono l’antisport, ma pratico pilates e yoga. Oh, Gosh, non toccatemi pilates e yoga!
dipende dall’insegante…la mia era simpatica e frizzante, per niente noiosa!
Elasti come ti capisco: io sono cosi’ irrequieta che all’Uni ho provato yoga per calmarmi! E mi e’ andata male: praticamente l’insegnante mi ha ‘cacciata’, o meglio consigliato di fare altro. NOn riesco a stare ferma in una posizione (o hasana)!
Pero’ ti stupiro’ dicendo che dal 2011 pratico Pilates e mi piace molto!
Naturalmente non per scelta: ho una malformazione alla schiena e il fisiatra non mi lasciava riprendere il resto (karate e alpinismo) se prima non mi sparavo un anno di pilates e poi continuavo ANCHE con quello 😦
Pero’ mi rilassa tantissimo, lo stretching che comporta mi aiuta a stare meglio dopo una giornata di lavoro e la concentrazione che richiede (devi usare solo certi muscoli e rilassare tutti gli altri – muscoli che non sai di avere, figurati controllare…) non mi fa pensare ai problemi e alle cose brutte della vita.
Poi dipende dagli insegnanti: io qui ne ho due, tutte e due anche fisioterapiste, ma quella del gio e’ piu’ rilassante, quella della domenica e’ matta: non ci si riposa mai, si suda e riesco a farlo giusto perche’ e’ domenica…
QUINDI io direi: vai a yoga con una mente aperta! puo’ piacerti tantissimo, esserti utle, farti capire molte cose, darti cose che non ti aspettavi
Claire
Ma il liscio e il latinoamericano li hai provati con Mr I o con improbabili tizi conosciuti alla scuola di ballo? Io dopo 6 anni di ballo (liscio, latino, boogie, chi più ne ha più ne metta) con il mio ragazzo dovrò smettere o rassegnarmi ad andarci da sola, perché lui in autunno si trasferirà in un’altra città 😦
Monica
avevo un amico che veniva con me… mister i no, non abbiamo mai vissuto nella stessa città per un tempo abbastanza lungo da iscriverci a qualcosa insieme
ai tempi dell’università mi sono iscritta ad un corso di yoga pensando che servisse se non a dominare almeno a sedare un pò le mie ansie, a tranquillizzarmi insomma. dopo 3 lezioni abbandonai perchè tornavo a casa più agitata di prima. è indole. anche nel mio caso alcuni corsi non fanno proprio per me
C’è gente che è da sport e gente che è da yoga. E, no, non sono la stessa cosa. (Io parteggio per il primo, si capisce…).
Ma… e farsi sedurre dal potere ipnotico, ma molto endorfinico della piscina?!
Non sono completamente d’accordo con tutti i commenti perché non credo che sport e yoga siano due cose diverse né che chi segue una disciplina sportiva non riesca a seguirne una che coinvolge maggiormente la parte mentale. Lo dimostra il fatto che il pilates deve la gran parte della sua fortuna ai ballerini che 50 anni fa lo elessero loro programma di potenziamento (e credo lo sia tuttora). Molti sportivi usano lo yoga ed il training autogeno per migliorare e consolidare le loro prestazioni e superare blocchi che a volte li trattengono. Sono inoltre convinta che attività che un tempo non erano nelle nostre corde lo possano diventare col tempo: brava Elasti, continua a metterti alla prova, ma senza stress…
Lo yoga NON è sport, non è una pratica prestazionale ma una disciplina che aiuta essenzialmente ad “allenare” e guidare la mente, il pensiero e le emozioni, ad aprire l’esperienza a nuovi aspetti psico fisici. Lo yoga senza meditazione non ha molto senso e le asana e il prana (respiro) sono funzionali al raggiungimento dello stato idoneo alla meditazione, il fatto che abbiano un potente effetto sul corpo e sul fisico è complementare ma non è l’obiettivo principale….si può praticare anche se si fanno altri sport e sicuramente aiuta laddove è necessaria maggior concentrazione e resistenza.
Poi certo niente toglie che si possa fare come ginnastica posturale ma poi è normale che ci venga l’orticaria.
Io ho meditato per vari anni (e vorrei riprendere se solo fossi più tranquilla ) e ho avuto grandi benefici soprattutto mentali…
dicono che la meditazione ti fara’ diventare tranquilla e non viceversa: se hai gia’ imparato a meditare sei a cavallo! fatti questo regalo..
Claire
attenta, mi pare di aver letto che la hatha yoga sia oggetto di una nuova riforma, la vogliono inserire come causa aggravante speciale dell’omicidio volontario e delle lesioni personali……………………………..
rivoglio la Elasti paonazza e in uno stato di semincoscienza preinfarto!
tutta la mia vita è sempre stata improntanta sullo sport, sia tradizionali che estremi, ho fatto di tutto di più,
fitboxe, nuoto, corsa, step, acqua gym, squash, alpinismo, arrampicata su roccia, zumba, spinning, pump, karate, ballo latino americano, tango, ho usato per allenarmi anche il “sistema spartano”…..da un paio di anni ho iniziato a fare yoga e pilates, ora nient’altro mi interessa più, sono felice.
Ciao! Ho sempre praticato sport “fisici” fin dall’adolescenza: pallavolo, equitazione (per quanto, in questo caso, la ginnastica la facesse il cavallo), palestra, spinning.
Da sei anni pratico tai chi chuan stile yang e forme di spada. Debbo dire che anche a me, a volte, manca qualcosa, mancano il puro gesto di potenza, l’adrenalina e i muscoli tesi.
Però…avverto chiaramente che c’è qualcosa di particolare e di benefico in questi movimenti lentissimi al ritmo del respiro, che a un certo punto il tuo corpo li fa da solo e la tua mente rimane a “guardare”, rilassata ma presente.
Io consiglio a tutti di provare una di queste discipline e non arrendersi alle prime lezioni.