oggi. ore 10,00 am
ecco. adesso mi metto qui, buona buona. chiudo gli occhi. devo dormire devo dormire devo dormire. sì, assolutamente. devo dormire per forza. sono troppo stanca. se non dormo mi ammalo. e poi fuori piove. e, quando fuori piove, dormire è bellissimo… è bellissimo se si ha sonno. e io, al momento, non ho s… sì! ho sonno. sono stravolta. non posso non avere sonno. sono così stravolta che non mi escono i pensieri, le frasi, le parole. ora mi addormento. che ci vuole? basta chiudere gli occhi.
il reggiseno!
devo levarmi il reggiseno. come posso dormire con questa cosa che mi stringe? mi soffoca. è insopportabile. come ho fatto a tollerarlo fino a ora?
ecco.
bene.
dormo.
i collant.
anche loro stringono, soffocano, prudono.
chi avrà inventato i collant? un uomo, di certo. un sadico perverso.
via. olè. sotto il piumone.
e se mi mettessi proprio il pigiama?
alle dieci del mattino?
sì. che male c’è?
se hai la sveglia tutti i giorni alle quattro e venti, alle dieci sei autorizzata, ogni tanto, a metterti il pigiama. e anche ad abbassare le tapparelle e fare finta che sia notte.
adesso basta, però. dormo.
dormo.
tieni chiusi questi occhi.
audiolibro! ecco! la soluzione.
un audiolibro bellissimo. lo imposto. tra dieci minuti si interromperà da solo. e io sarò addormentata. ma quanto sono intelligenti gli audiolibri? se solo mi ricordassi chi me lo ha consigliato – certamente un’amica – la ringrazierei. le confident, di hélène grémillon. come fanno le donne francesi ad avere voci così irresistibili? probabilmente sono aiutate dalla lingua. se fossi un uomo perderei il senno al cospetto di una donna con una voce così…
ecco. già non capisco nulla. buon segno… sto perdendo i sensi. lo sento… era ora.
buonanotte.
ore 10,20
oddio! dove sono? chi sono? che ora è?!!! la sveglia! non ho sentito la sveglia! devo correre. devo andare al lavoro! mannaggia che vergogna! sarò in ritardo mostruoso. non mi era mai capitato. maledizione. sono troppo stanca…
c’è luce fuori. ecco. è troppo tardi. la trasmissione è già finita. nessuno mi ha avvertito. nooo!
ehi! no. sono già stata alla radio oggi. è tutto a posto. inspira, espira. calma.
ho dormito dieci minuti a dir tanto. non ho più sonno.
devo dormire ancora.
per forza.
il sonno è come una medicina… come le vitamine e le proteine, come le cose buone che fanno bene.
pensa alla pioggia fuori. al piumone dentro. al privilegio di poter riposare quando gli altri iniziano la loro giornata. bel privilegio. in compenso esco di casa quando la gente normale è ancora in fase rem… piantala! non esagerare. dormi.
bisogna comprare le uova. non ci sono più uova.
dormi!
devo pagare cindy.
dormi!
devo interrogare lo hobbit grande in francese… non può perdersi il piacere di una voce bellissima che legge un audiolibro in francese.
dormi!
e se facessi un corso di dizione?
non ora! dormi!
lo hobbit piccolo a volte scrive al contrario. da destra a sinistra, come allo specchio. cosa vorrà dire?
il medio ha un puntino sul naso che non va via… forse dovremmo farlo vedere…
dormi!
io a expo non voglio più andarci. mai più…
è inutile. non mi addormenterò mai.
si è svegliata dopo quasi tre ore.
confusissima come dopo una botta in testa, riposatissima come alla fine di un letargo, incredulissima come di fronte a un miracolo, colpevole, ma solo poco, come al cospetto di un premio non dovuto.
poche cose sono difficili e fantastiche come un lungo sonno quando tutti gli altri sono desti.
ogni tanto dovrebbe essere obbligatorio per tutti. il mondo, dopo, sembra un posto molto migliore, persino sotto la pioggia.
ps di servizio
domenica 18 ottobre, alle 11,00, elastigirl sarà a palermo, cortile steri, in piazza marina 61, in occasione de le vie dei tesori. qui maggiori dettagli.
Non c’è niente di peggio dei pensieri che girano quando sei distrutta e non dormi da troppo, troppo tempo… ci vorrebbe l’interruttore…
Il sonno è la soluzione a molti problemi.
Purtroppo come genitori di bimbi piccoli a volte è un lusso…
Stamattina scuole chiuse per l’allerta meteo. Mi sono svegliata al solito orario, pioveva a dirotto, era buio, tutti dormivano, mi sono rimessa sotto le coperte…e mi sono svegliata alle 9.00. Non succedeva da anni…
Quante volte sei stata ad Expo?
Per uno che abita in zona deve esser stato super poter usare il season pass.
Io vado il 24 sera ed il 25 tutto il giorno. Expoggedon già me lo sento.
Pensavo di comprarmi guerra e pace. Forse tra treno, metro e code lo finisco.
O meglio il Signore degli Anelli? 😀
sono stata due volte a maggio con i figli. e mi sono divertita. poi, da settembre, per lavoro, praticamente una volta alla settimana. e posso dire ufficialmente di detestarlo.
Eheh immagino. Troppa massa umana tutta assieme. In uno spazio limitato. No no no. Tipo quando studiavo a venezia e da pendolare avrei voluto uccidere tutti i turisti storditi fermi in mezzo alle calli ed io che dovevo andare a lezione! Sotto carnivelae direttamente il bazooka.
volevo scrivere carnevale..ehe
Evviva! Per aver incontrato Morfeo, dico. Non per Palermo……… Triesteeeeeeee!!!!!!
Ecco sì, quando vieni a Trieste? Guarda che è bellissima… 😉 Franz
Sembra una scena di “ma come fa a fare tutto?”:)lo conosci?
ahahahhahahaa io a Expo non voglio andarci più: tale e quale al bambino dell’imperatore che sfilava nudo.
Anche mio figlio scriveva al contrario, specchiato. Anche lui è mancino?
Dicono che sia una cosa abbastanza “normale” all’inizio della scuola.. (Per consolarti anche Leonardo scriveva specchiato)
no, non è mancino… il medio è mancino ma non ha mai scritto al contrario. uffa. normali mai!
Ciao Elasti!Sono una maestra, non preoccuparti che all’inizio della prima non c’è niente da preoccuparsi per lettere, numeri o intere frasi scritte al contrario…diamogli tempo poverini!!?
dormire…. beata!
Io sono nata e cresciuta a Palermo ma preferisco vivere nella città che mi ha adottato, Milano. Inviterò gli amici e i parenti laggiù ad andare a trovarti. (non che tu abbia bisogno di claque ; ))
Anni fa, single e senza figli, facevo quasi 4 ore al giorno di mezzi pubblici per andare a lavorare. Un delirio che mi sfiniva. Un pomeriggio libero, alle tre, stessa situazione tua, elasti (mi metto il pigiama? E il reggiseno?…). Pigiama azzurro, mi sono addormentata alle 15, risvegliata alle 18, in uno stato di grazia raro. Doccia, cena, a letto verso le 21, e ho dormito.
Alcuni colleghi l’indomani mi hanno chiesto “come stai bene, ti sei truccata?”. E io: “no, ho dormito”.
Oggi, con due bimbe piccole piccole, se non avessi un minimo di fard e di mascara la mattina sarebbe problematico presentarmi a lavoro.
ieri mattina, dopo notte in piedi al lavoro, e nulla di urgentissimo da fare mi ero imposta di riposare. impossibile. stanno rifacendo la facciata e sono andati avanti ininterrottamente con il martello pneumatico tutto il giorno. un incubo …
Inutile cara mia, tu sei troppo milanese per goderti davvero una santa pennica. Anche se ti svegli alle 4. Coraggio, magari poi ti passa.
Ciao!
Ti ho vista stamattina a Palermo, è stato simpatico, anche se l’intervista mi è sembrata un po’ …boeuf…Mi sarebbe piaciuto intervenire, chiederti di Amref, se hai avuto modo di lavorare più con loro…
Mi sarebbe piaciuto anche chiederti del rapporto “contro” con la mamma.
Io con la mia ho avuto sempre un rapporto di distanze e mancanze, che è precipitato da quando sono la mamma (indegna, of course) dei miei due bambini.
L’idea che io possa essere così antipatica e allontanante con mia figlia, o che lei pensi: “come mia mamma, mai”, è un chiodo fisso!
Comincio a capire perché tutte queste fiabe con matrigne atroci!
Spero che Palermo ti abbia accolta bene!
Abbracci
Ma a Padova quando verrai? ti verrei ad ascoltare volentieri