venerdì dopo pranzo elastigirl aveva appena finito di sparecchiare la tavola, lo hobbit grande era in ritiro spirituale a poche ore dal suo esame orale, chiuso in camera insieme al suo amico di infanzia e di scuola, il medio era devastato dall’otite e sneddu dalla febbre. mister i, rientrato da londra, era feroce e polemico perché è così che diventa quando la situazione non è sotto controllo.
lei, affetta dalla malinconia esistenziale rassegnata dell’attesa e proiettata in un pessimismo cosmico e apocalittico, ha controllato distrattamente la posta elettronica sullo smartphone e zac! un nuovo messaggio: “referto del suo esame del 20/6/2017”. ma come? il dottore aveva detto non prima una settimana! ci deve essere un errore. aiuto aiuto aiuto! apro.
“per ragioni di sicurezza il referto è stato è stato protetto con password corrispondente al numero di identificativo paziente”.
certo! la password! siccome sono una donna previdentissima mi sono segnata la password in un posto facile e sicuro… già. facile e sicuro. inspira, espira, tieni a bada il panico e ricordati dove hai scritto la benedetta password! buio buio buio. sì! in fondo all’agenda! dove ho messo l’agenda? eh? dov’è l’agenda??? eccola… ed ecco la password. digitiamo la password che apre il file del referto… attesa… quanto ci mette ad aprile ‘sto file. che nausea tremenda…
“mamma!!!”
“adesso non posso!”
“è urgente”
“non mi interessa”
“ma io…”
“vi siete fatti male? sta andando a fuoco qualcosa?”
“no, però…”
“allora non posso. fate finta che non ci sia”
ecco
e questa cosa che significa? perché i referti sono nella lingua incomprensibile degli alieni?
…
così ha guardato su internet, esercizio da non fare mai, e ha scritto all’amabile medico che, dopo un tempo comunque troppo lungo, ha risposto con il seguente messaggio:
“tutto tranquillo
era un nevo con lievi atipie morfologiche cellulari.
stai tranquilla e buone vacanze.
ciao”.
e lei avrebbe voluto rispondergli uno stringato ma esaustivo “ti amo”. e invece si è limitata a ringraziarlo e ad augurargli una buona estate perché a volte il profilo basso e l’ipocrisia sono la strada meno sincera ma più appropriata.
qualche ora dopo lo hobbit grande ha fatto i suoi orali con esito ancora incerto perché, si sa, la capacità e la volontà di comunicazione degli adolescenti sono carenti e inattendibili. elastigirl, in preda ad entusiasmo e amore materni, si è presentata lì a sorpresa poco prima dell’interrogazione ed è stata prontamente cacciata dall’esaminando e dai suoi giudicanti compagni che l’hanno guardata con imbarazzo e riprovazione ma lei era talmente contenta che non le importava nulla.
il medio e sneddu, molto ma molto lentamente, mostrano timidi ma inequivocabili segnali di guarigione.
Bene…. vedi che poco a poco si sistema tutto ?
Ma come ti e’ venuto in mente di presentarti a sorpresa all’ orale dello hobbit grande …lo sai che gli adolescenti si imbarazzano di mostrarsi vulnerabili di fronte agli amici!
Felice che il referto dell’esame istologico sia negativo….. io la prossima settimana avro’ mammografia ed ecografia…. un’ora di ansia !
Baci
guarda, è stata colpa di mister i che ha detto “secondo me almeno uno di noi due deve fargli sentire la presenza e la partecipazione” e io ho prontamente risposto…
ahah, eccerto.
Ma insomma farà il suo ingresso al Liceoperdefinizione col massimo dei voti e tanti bicipidi?!
escludo il massimo dei voti. e anche un pochino meno del massimo dei voti. dei bicipiti invece non ci lamentiamo
Capisco.
Io non avrei mai voluto che uno dei miei genitori assistesse ai miei esami orali,mi sarei sentita ancora piu’ in ansia e bloccata.
Come se oltre ai docenti ci fossero degli esaminatori in piu’ !
Già, ho pensato la stessa cosa… come ti è venuto in mente… dovrai farti perdonare 🙂 benissimo per il nevo nevico tranquillo!!!
Mia mamma si presentò al mio orale della maturità ma rimase nascosta, dietro la porta dell’aula e mi fece tanto piacere trovarla lì alla fine di quella prova! Dovevi nasconderti elasti 😉
La stessa cosa mi è successa con mio padre all’esame di maturità. Non volevo nessuno, ma poi ad esame fatto scoprire che lui era venuto a vedere mi aveva fatto piacere.
Dai! Bene questa e bene anche ciò che c’è all’orizzonte!
Io non ho voluto i miei nè in terza media nè alla maturità. Ho rimediato poi con la seduta di laurea dove erano in prima fila. Credo sia perché a 14 e poi a 18-19 anni la presenza crea imbarazzo, oltre ovviamente alle “prese in giro” dei compagni. Alla laurea invece i genitori danno un senso di sicurezza. Almeno per me è stato così
luci Elasti, luci! #everlastinglove https://www.youtube.com/watch?v=GH849EF14zk [anche cover dei ricchi e poveri]
“a volte il profilo basso e l’ipocrisia sono la strada meno sincera ma più appropriata”… mi succede molto spesso la stessa cosa: vorrei esprimermi in tutt’altro modo dal basso profilo con cui invece poi manifesto le mie emozioni.
E molto spesso rimugino, talvolta con rimorso, sul perché e per come non mi sono espressa come avrei voluto
realmente.
Felice per te tesoro.
Non ricordo se al mio esame di terza media non venne nessuno perché forse all’ epoca non si usava (correva il lontanissimo 1985…) ma ricordo benissimo mio padre che poco prima dei miei orali di maturitá, alla domanda di mia sorella maggiore “vai a vederla?” rispose “no, lascio che si cucini nel suo brodo”. È una delle cose che non ho mai digerito! Hai fatto benissimo Elasti, tuo figlio si ricorderà che c’eri. Come sempre.
Entrambi i miei figli hanno chiesto che nessuno assistesse al loro esame. Né io né mio marito, per quanto dispiaciuti, abbiamo obiettato: affrontare l’esame da soli è un modo per sentirsi meno bambini, perché dire di no? Domani tocca al piccolo di casa e l’unica eletta ammessa all’evento sarà la sorella, il che mi rende molto felice perché dice tante cose del rapporto che c’è tra loro. Ovvio che mi piacerebbe esserci ma eviterò: per fortuna avere una testimone femmina mi garantisce un resoconto dettagliato!
Sì, piano piano va tutto a posto. Ma sempre piano piano…
bene bene elasti
buona estate 🙂
Sono contenta 🙂
Anche il mio medio ha fatto l’orale venerdì e mi ha chiesto di andare a scuola MA rimanere nell’atrio…
Prima dell’esame non mi ha considerato per niente, ma quando è uscito dall’aula è venuto ad abbracciarmi
penso sia stato un momento importante per lui.
Hai fatto bene ad andare, anche se ti ha cacciato sapeva che eri con lui.
Bene per il referto
Il referto va festeggiato. Oddio.. ogni giorno andrebbe festeggiato solo perché siamo ancora qui e la salute è dalla parte nostra..
Potresti proporre una bella cena con tutta la famiglia in un bel posto fresco con giardino.
Buona Estate Elasti 🙂
ma solo io non capisco perche’ il genitore dovrebbe mai venire all’esame, dalla quinta elementare (quando c’era) alla laurea?
capisco dal dentista dal medico dal ginecologo ad abortire a partorire al matrimonio dall’ottico e dall’oculista…
ma a far l’esame???? che cavolo ti possono fare tuo padre e tua madre?
ai miei tempi (c’ho l’eta’ di Elasti 😀 😛 ) non si usava certo
mio padre si infilo’ a mia insaputa fra il pubblico del mio orale di maturita’ e all’uscita critico’ aspramente una prova alla quale i commissari esterni avevano attribuito un votone e i complimenti… (quale fu il mio peccato? di non aver saputo a memoria l’ultimo canto della divina commedia: cosa che secondo mio padre richiedeva la mia bocciatura perche’ inficiava la maturita’ liceale), io lo scansai e mi tuffai fra i compagni a dare e ricevere consigli e incoraggiamenti
non so: non mi pare che il genitore ti dia la carica, perche’ la riuscita a scuola e’ una cosa troppo personale e diversa dalla sopravvivenza fisica! vorrei vedere mia madre o mio padre un attimo prima di addormentarmi se mi fanno l’anestesia, ma per un esame difficile il moroso, il compagno di studi, l’amica del cuore sono molto piu’ efficaci!
ma Elasti tuo padre veniva ai tuoi esami???
io ho qualche anno in più e figuriamoci, i genitori a un esame di scuola erano impensabili e assolutamente non voluti. Né a loro sarebbe mai venuto in mente. Ma credo che oggi sia diverso… ho l’impressione che i genitori ‘si impiccino’ delle cose di scuola molto di più… vedi aiuto per i compiti… mi astengo dal giudicare se sia un bene o un male.
mio papà è venuto alla laurea. mia mamma mi ha aspettato fuori alla maturità e anche in terza media e a me aveva fatto piacere.
he! he! alla laurea sono venuti anche mia mamma e mio fratello (e le madrine di cresima e battesimo, e amici e parenti invitati al rinfresco…) adesso che mi ci fai pensare non oso pensare che gigantesca rottura di palle sia stata per tutti costoro, smazzarsi la mia discussione di fisica teorica 😀 😀
ma alla laurea si viene per la proclamazione: non per sentire il virgulto esporre!!
(infatti piu’ intelligentemente al dottorato si proclama in una cerimonia a parte quando tutti dello stesso anno hanno discusso)
Hai fatto bene! Anche io sono andata all’esame di terza media e, tempismo perfetto, aveva appena finito… così quando è uscito fuori dall’aula l’ho anche abbracciato e baciato! 👏😄È stato contento, ma io più di lui 😊 Comunque dipende dal carattere dei figli… il primo 3 anni fa me lo aveva impedito 🙁
Un po’ di discesa ci vuole, per cambiare marcia e proseguire più leggeri! Sono contenta per l’esito istologico, le dichiarazioni fanno bene al cuore, però è difficile essere compresi 😅
E’ bello sapere che esiste una persona così dolce e simpatica ed è bello altresì pensare che in fondo noi non siamo poi così diverse da lei. Con le stesse paure, trepidazioni, dubbi voglie e passioni….ti amo Elasti….
Anna Maria
ma che meraviglia. grazie!
Nel senso che anch’ io mi sono presentata all’ esame di mio figlio dell’ ultimo anno di liceo. Si perchè gli ultimi quindici giorni prima li avevamo passati, io ad accendere ceri alla Madonna e lui a casa della Professoressa di Italiano a ripassare tutte le materie umanistiche. E invece, dopo avermi fatto impazzire per sei anni (perchè ha ripetuto l’ ultimo anno) perchè non voleva studiare, è riuscito all’ esame ad assemblare tutte le nozioni, libri letti per obbligo, esperienze e rotture di scatole da parte mia e a fare un esame talmente bello che si è concluso con la stretta di mano del Presidente di Commissione. Alla richiesta del suddetto Presidente di cosa volevq fare da grande, il mio tenero virgulto rispose che voleva studiare Psicologia con annessa specializzazione negli Stati Uniti d’ America….
Che bello!!!!