qualche giorno fa, nella città di A in massachusetts, mister i ha notato delle strane tracce, piccole, tonde e nere, in giro per la cucina. “sarà cacca di topo?” ha chiesto. elastigirl ha negato sapendo di mentire anche a se stessa perché la prospettiva di avere un roditore in casa la turbava un po’. quando l’evidenza delle palline è stata inconfutabile, mister i ha chiesto consiglio a brenda, la vicina. lei è arrivata con una scatola con la fotografia di due topi e la scritta “ratoneras” che, a intuito, significa trappola per topi. la confezione portava anche la seguente dicitura: “humanitario, atrapar e liberar”. al di là del legittimo interrogativo sul perché in new england le trappole per topi parlino spagnolo, il significato di aggettivo e verbi nonché il modo d’uso dei trabiccoli erano piuttosto limpidi.
dopo un primo tentativo fallito, la seconda notte il topo è caduto nella trappola, grazie a una dose massiccia di burro di arachidi di cui era stata opportunamente spalmata la base, su consiglio della ineffabile brenda.
“e adesso cosa facciamo con questa cosa piena di topo?”
“dobbiamo liberarlo”
“sì. ma dove?”
“lontanissimo da casa altrimenti quello è talmente furbo che ritorna”
“perché non lo portiamo al campo estivo naturalista e chiediamo a loro cosa farne?”
così stamane elastigirl, mister i e i due hobbit piccoli, prima di partire per il campo, hanno caricato la macchina di due lunch box, due water bottle, due giacche a vento perché era prevista pioggia e un topo in scatola.
“potremmo darlo in pasto a cornelius, il serpente del campo che mangia un topo ogni due settimane” ha detto lo hobbit piccolo durante il viaggio.
“be’, potrebbe essere un’idea, tanto un topo lo devono sacrificare comunque…” ha commentato elastigirl.
“no. cornelius mangia solo topi morti, precedentemente surgelati. al campo sono contrari a dargli topi vivi”, ha spiegato il medio che teneva la trappola piena in grembo con totale disinvoltura.
“e perché?”
“per due motivi: primo perché sarebbe una morte orrenda per il topo”
“ah, be’, invece essere ucciso in modo pietoso e poi congelato è molto molto meglio”
“poi perché non vogliono che cornelius diventi un animale aggressivo”
“ah. chiarissimo”.
alla fine il topolino dell’elasti-famiglia, peraltro estremamente grazioso (è visibile su instagram in video qui) è stato liberato poco lontano dalla sede del campo estivo naturalista. seppur spaventato sembrava in ottima forma. forse non altrettanto si può dire del mite cornelius.
Un quesito: ma cornelius dove vive di preciso😨?
Non sapevo dell’aumento di aggressività dei serpenti in caso di cibo vivo, anche oggi ho scoperto qualcosa!
Lo sai che i topi raramente vivono da soli, vero? 😉
Se dovessi accompagnare mio figlio in un posto dove gira un serpente, non importa quanto mite, il figlio lo farei uscire dal finestrino. Non sono però sicura che rallenterei mentre scende…
Però i serpenti sono assai più felici di avere prede vive e per abituarli a cibo morto ci vuole una gran preparazione. Questa cosa è il preciso motivo per cui pur dediderandolo moltissimo da anni non avrò un terrario. Non ce la posso fare a dar animaletti vivi sapendo esattamente cosa succederà, proprio non posso.
E’ lo stesso motivo per cui non ho ancora preso un serpente [pur amandoli tantissimo] oltre al non trascurabile fatto che non dappertutto sono ben accetti e che dubito fortemente che qualche amico o parente possa venire a casa mia a nutrire e accudire la bestiola. In compenso i ragnetti domestici [quelli col corpo piccolo e le zampe lunghe] sono i padroni assoluti della mia maison 😀
I rettili son creature fantastiche *.*
Vlasov, il topo piu’ intelligente che ho avuto, veniva da un allevamento di cibo di serpenti
Che bei momenti….un po’ di Invidia (sana ….credo….) mi fai cara elasti!!!
La tua vita sembra così vita, succosa,felice…. agiata…