Nonsolomamma

she

negli ultimi tre giorni l’elastifamiglia ha avuto un’ospite con l’apostrofo. e oltre a essere dotata di apostrofo, l’ospite era anche adolescente, figlia di elasti-amici in viaggio per lavoro.
mister i era a salamanca (perché proprio a salamanca? e perché il primo maggio? ci sono domande che, per la felicità della coppia e per l’armonia cosmica è meglio non porre).
elastigirl era molto felice di riportare un seppur incompleto e temporaneo equilibrio di genere ed era molto curiosa di osservare da vicino una specie per lei insolita.
questi i dati salienti raccolti durante questa breve ma istruttiva esperienza:
– le adolescenti femmine non sono diversissime dagli adolescenti maschi: tendono alla letargia, all’isolamento e a guardare il prossimo (in particolare se adulto) con sguado assente o stranito o perplesso.
– alla domanda: “vuoi farmi compagnia mentre preparo la cena?” l’adolescente maschio risponde: “scialla madre, devo finire la partita a fortnite/fifa/minecraft”. la femmina, con più ipocrisia ma più grazia: “grazie, mi farebbe piacere” e poi aggiunge con leggiadra noncuranza: “ma devo andare a leggere la coscienza di zeno”.
– con un’adolescente femmina la sera si può azzardare la visione collettiva di un film dal titolo isn’t it romantic? e scoprire che a divertirsi sono soprattutto i maschi.
– di fronte al tentativo dei coetanei di coinvolgerla in un videogioco, l’adolescente femmina dice: “grazie no, ma vi guardo volentieri” e dopo qualche minuto commenta: “in pratica lo scopo del gioco è distruggere cose e persone a caso”. e subito dopo prende in mano la coscienza di zeno e si mette a leggere.

17 pensieri riguardo “she

  1. Confermo le osservazioni sulla adolescente femmina: ne ho una in casa… non ama cucinare ma leggere, guarda con superiorità i maschi coetanei specialmente se impegnati con i videogiochi. In generale guarda il mondo con superiorità … ma sa essere dolcissima (qualche volta)

    1. Secondo me è davvero una domanda pleonastica….e poi perchè Elasti dovrebbe risponderti? Secondo il tuo ragionamento la questione dovrebbe interessare solo Elasti e la ragazzina…scusate la polemica, ma non ho potuto tacere…

  2. Nessuno,per anni,ha scoperto o sospettato del trucco che aveva escogitato:
    tanto semplice quanto geniale.
    Nessuno, ha provato il minimo turbamento al cospetto della serafica tranquillità
    e dal rapimento ostentati nel metter in bella vista il titolo del libro che stava
    leggendo sprofondato sul divano del soggiorno,crocevia per ogni inquilino e avventore della casa.
    Lui,adolescente scanzonato,liceale forzoso,cercava di sedare momentaneamente così le ansie genitoriali sui suoi progressi culturali nonché scolastici.
    La ‘cover’di turno,avrebbe atterrito chiunque anche nella più ovattata biblioteca
    del mondo.
    Sceglieva testi di filosofia,in successione cronologica rigorosa,scelti nell’Olimpo
    dei pensatori greci.
    Nessuno, si meravigliò quando scelse di studiare Filosofia all’Universita’.
    Lui,filosofo ‘prestato’ all’Industria,come dice,se la ride quando si cercano i germi
    della sua passione assoluta e duratura nelle precoci letture adolescenziali:le dottissime covers ‘camuffavano’genialmente le sue letture preferite e sulle quali
    in ossequio al genio e al mistero,nessuno osa indagare.

  3. Cara elasti, non per smontare il tuo morale alto ma, sicuramente l’adolescente femmina proprio perché ospite è simpatica e carina, anche da me i simpatici ospiti adolescenti sono amorevoli. Maschi femmine

    1. Confermo. Le mie tre belve adolescenti quando ospiti altrove (o in aula) si trasformano e vengono non poco apprezzate. Tutta la connessa fuffaggine la becco io a casa

  4. Leggo con piacere i suoi post. Sono sempre gustosi e scritti benissimo. Ma c’è una domanda che mi pongo sempre immancabilmente a fine di ogni lettura: che tipo di patto lei ha stretto con la sua famiglia? C’è stato un giorno preciso in cui ha chiesto ai suoi familiari il permesso di portarli quotidianamente sul palcoscenico del web? Non è una domanda polemica. Sono seriamente interessata a capire come si possa gestire una dinamica simile. Grazie. Luisa

    1. anche io l’avevo chiesto a Elasti, non perché non fossi strasicura che lei racconta la vita dei suoi figli perché è autorizzata a farlo (lei è davvero una brava mamma, attenta in mod intelligente), ma perché mi incuriosisce capire se i suoi ragazzi spontaneamente hanno accettato il palcoscenico o se è stato necessario da parte sua spiegare (convincere?) che è bello essere conosciuti e amati attraverso le parole di una mamma-scrittrice.

    2. Con gli adulti il permesso l’ho chiesto abbastanza presto, non appena ho preso coscienza che il blog richiedeva rispetto e attenzione verso parenti, affini e conoscenti. Quando ho cominciato a scrivere qui, i miei figli erano minuscoli, posso dire che sono nati e cresciuti con una mamma che trasformava la loro vita in sit com. Pertanto hanno sempre saputo cosa succedeva dentro il blog. Intorno alla preadolescenza hanno voluto saperne di più e hanno cominciato a dirmi “questo però non lo scrivere”. Così adesso la regola è che se voglio scrivere di loro in termini “sensibili”, chiedo il permesso. La maggior parte delle volte mi viene accordato ma in certi casi no. e io rispetto naturalmente il loro volere. Per ora funziona abbastanza bene così. Vedremo in futuro cosa succederà.

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