lo hobbit di mezzo si è guardato gravemente allo specchio. ha avvicinato al vetro il mento, gli zigomi e poi la fronte. e poi ha sospirato. un sospiro lungo e sconsolato.
“non è possibile…”
“che succede, medio?”
“ho un face day”
“face day?”
“sì, sono bellissimo. intendo la faccia. guardami: oggi ho una faccia bellissima”
“per me hai sempre una faccia bellissima”
“no, oggi di più. porca miseria! ho pure un hair day oggi. tutto insieme. e non vedo nessuno… chiuso in casa in questi giorni di grande bellezza… se non è sfortuna questa…”.
dopo essersi pianto addosso per tre o quattro minuti, ha reagito.
e ha svuotato la libreria della sua stanza, riposizionando tutti i libri in ordine cromatico-crescente.
poi ha imparato a fare i biscotti con le gocce di cioccolato e ne ha fatti un paio di chili.
alla fine era più sereno.
perché è così che succede cin questi tempi strani: dalla disperazione per un face day trascorso invano all’indigestione di biscotti autoprodotti, passando dalla beatitudine dell’ordine ristabilito nel proprio triangolino di mondo.
Si fa di tutto per sopravvivere,ma il piccolo non stava imparando a suonare il pianoforte?
Se non avrai un figlio musicista ne avrai uno pasticcere, con migliori prospettive economiche.
Un face day si può sfruttare per una video chiamata 😁
Capisco tutto, ma per me i libri in ordine di colore e non per argomento sono pura eresia
^_^
Fagli scoprire l’instagram di Alex Britti, sta dando lezioni di chitarra
Ciao Elasti, come va, come state? Uscite per fare la spesa, o ve la portano? Noi, provincia di Latina, abbiamo appena affrontato un trasloco, che si doveva fare per forza, e abbiamo la casa invasa dagli scatoloni. Pranziamo e ceniamo dai nonni, gioco forza. Usciamo per la spesa.
Leggerti è sempre un piacere condiviso in famiglia, e vi mandiamo un abbraccio.