paura di restare a casa ancora troppo tempo perché tra queste mura si soffoca e fuori c’è la primavera e poi forse un giorno ci sarà l’estate.
paura di uscire perché è sempre troppo presto e il mondo là fuori è diverso da come lo ricordano e chissà se saranno capaci di camminarci ancora sopra.
paura di rimpicciolirsi e di disimparare a guardare lontano.
paura di ritrovarsi di nuovo indifferenti, impermeabili, dimentichi di tutto quello che si è imparato qui dentro.
paura di fidarsi, del prossimo, di una mano tesa, di chi amministra e decide.
paura di dire “hanno sbagliato tutto”, non hanno tracciato, curato, attrezzato, protetto come avrebbero potuto e dovuto.
paura di abbandonare abitudini rassicuranti, tiepide, claustrofobiche.
paura di ritrovarsi in uno spazio vuoto, senza nemmeno uno scafandro, dei guanti, una mascherina.
paura di tutto quello che si stanno perdendo loro, i figli, che sono acerbi e hanno bisogno di stare al sole. paura delle assenze, delle interruzioni, delle mancanze, delle lacune, della nostalgia. paura di tutto quello che si stanno perdendo loro, i nonni, che sono soli e spesso fragili e si sono strasformati in voci, volti stropicciati dentro uno schermo.
paura di rimpiangere questa prossimità coatta, straordinaria, comoda e familiare. paura della sindrome di stoccolma.
andrà tutto bene. già. ma che paura.
Hai ragione, è esattamente quello che provo anche io. In particolare, ho paura, anche io, di rimpiangere questa lontananza forzata, questo doversi “nascondere” dietro uno schermo, che ha intimorito all’inizio ma ora, paradossalmente, è quasi rassicurante… ma sì, andrà tutto bene…
…. e poi paura di ammalarsi o esserlo già, forse, e avere il terrore di contagiare i propri cari con cui vivi… Isolati dal mondo e isolati in casa propria….. Passerà, andrà tutto bene, ma a che prezzo?
Tanta
Ma no dai! Sei forte e intelligente, ti godi i figli, tutti insieme appassionatamente, cioè anche con passione…
Forza mammina, niente paura, almeno tu.
L’ ambivalenza è l’unica costante di questo folle periodo….
Paura di fare la spesa, di buttare l’immondizia, paura di essersi dimenticati di lavarsi le mani e tornare indietro a disinfettare a ritroso, paura che i figli non trovino lavoro, paura del povero marito che sta per prendere un aereo per tornare a casa ma non sai se i 14 gg che si farà di autoisolamento saranno abbastanza. Si passerà, ma non sarò mai più quello che ero. Spero di piacermi anche da diversa.
È sempre un piacere leggerti. Complimenti e Grazie!
Paura del fatto che le persone giá si ribellano poco, e sprofondano dentro un’accettazione di cose storte, in maniera impotente e silenziosa. Ancor di più quando hanno paura.
Noi siamo nati per essere felici,a prescindere da come vanno le cose.le paure ci servono per evitare pericoli,ma sono utili,se non diventano fobie.chi ha coraggio ha avuto anche paura.sara’ tutto diverso,ma forse la paura maggiore e’ il cambiamento.ti abbraccio forte.
Ha i capelli più lunghi del solito,stanno ricrescendo bianchi.IL barbiere è chiuso.La mattina esce presto.La sera torna tardi.Dorme in una stanza scarna,essenziale con un piccolo tavolo dove poggia soltanto il telefono e gli occhiali.Chiede che la finestra sia lasciata aperta finché c’è il sole.Ha gli occhi sempre arrossati.Dimentica spesso le gocce.Da ieri sono poggiate sul piccolo tavolo.Nella ‘sua’ Terapia Intensiva da qualche giorno ci sono ‘letti liberi’.Si dilegua la paura.Appena.
Paura di riprendere un passato che non sara’ mai piu’ come l’avevi lasciato……paura che tuo figlio perda tutto il bello della sua adolescenza stretto tra una mascherina e un gel disinfettante che non gli permettera’ neanche di abbracciare la ragazzina dei suoi sogni…..paura che tutto si sposti cosi’ in avanti che una mattina ti risveglerai veramente piu’ vecchia……speriamo bene !!!
Paura di tutti quelli che non sono capaci di seguire nemmeno le più essenziali e semplice regole, e si compiacciono del vittimismo e si crogiolano nel lamento costante e nel cercare qualcuno a cui attribuire colpe.
Paura che tutto questo che sarebbe stata un’occasione impareggiabile sia solo un cumulo di macerie perchè non si impara mai niente, mai.
Paura degli altri, ma non del virus, paura della loro essenza che trovo sempre più sbagliata.
Paura di me stessa mentre mi rendo conto che sono sempre più misantropa nonostante stia cercando di fare un serio lavoro di revisione a riguardo.
Io continuo a sentire freddo e questo mi fa paura
Sai la mia paura più grande qual è ? È l’ immenso dispiacere non poter stare qualche ora con i miei nipoti !!…fortunati gli altri nonni che se li godono continuamente .😔
Paura del tempo che passa senza che lo si possa vivere davvero.. mio figlio è nato da 2 settimane, quando potrà conoscerlo la mia famiglia visto che viviamo in stati diversi? Forse quando avrà 6 mesi, forse … grazie, grazie fa un po’ bene condividere le paure
Paura per quello che è e per quello che sarà… Nella mia vita sono entrate prepotentemente delle incognite che vanno a sovrapporsi a quelle create da questo maledetto virus, paradossalmente saranno queste ultime a rovinarmi e a cambiare il corso della mia vita… Mi sono rialzata tante volte dopo un uragano, riuscirò anche stavolta, mi viene sempre detto che sono una persona forte, ma vorrei solo qualcuno che mi abbracciasse stretta
Leggo tutte le paure e le speranze, vorrei veramente potervi abbracciare tutte (da Elasti a seguire) forte e allora forse, con un po’ di fantasia, potete immaginarvelo questo abbraccio. Abbiamo condiviso il nostro intimo sentire e ci siamo, in qualche modo, conosciute e riconosciute. Abbraccio avvolgente e stretto forte 💖
In bilico tra l’accettazione comoda e rassicurante dello stare a casa, fortunatamente in famiglia, e la voglia di normalità, senza se e senza ma. In mezzo c’è di tutto, autocritica, iperattività, angoscia, pianto, gioco, riso, commozione, e di nuovo pianto. Mi sento come in un frullatore e non ne controllo la velocità.
Benvenuti al mondo fervente di vita e lussureggiante! Dall’altro lato della paura c’è l’amore, dice qualche mistico, e la VITA. Io aggiungerei a questa bella e sincera lista: paura di scegliere da che parte stare, dalla parte della paura o della vita, nuda. Paura di essere costretti a scegliere la mera sopravvivenza, quando quello che vogliamo è la Vita vera, fragile per natura, paura di ammettere che non siamo nulla, e che possiamo morire. Paura di ammettere che non siamo solo un corpo, che vale più di altri corpi, che vale più dei corpi delle altre specie animali, siamo tutti uguali ai fratelli animali e microbi, a 5 milioni di bambini che muoiono di fame ogni anno e per cui non abbiamo fermato il mondo! Paura di ammettere che la morte è una faccia della vita, paura che un piccolo virus che non si vede ci mette a nudo come specie che si credeva superiore. Se le abbracciamo tutte queste paure torneremo a vivere. Io sono l’unica che nel mio paesino va ancora senza mascherina (tanto moltissimi la usano male, poi), non mi arrendo a un feticcio che alimenta la paura, la salute è una cosa che si costruisce nel tempo e per il distanziamento basta il rispetto (e poi ci andrò una volta ogni 2 settimane), la salute dipende tanto anche dal non essere chiusi senza questo sole primaverile e in solitudine, viviamo costantemente con virus e batteri e insieme costruiamo la salute e nuovo DNA. Non affidarti anche tu che sei sensibile, colta e intelligente alla “logica del nemico esterno”! Siamo forti! Potremmo aiutare i più deboli con meno misure repressive insensate, dannose e più rispetto, vedi Svezia o altri paesi evoluti. Abbiamo bisogno di un cambio, che parte da dentro. Ho letto tremila articoli, da scientifici a ecologisti, da complottisti ad astrologici (congiunzioni astrali rarissime in effetti in questo periodo! ^_^), ma questo è forse quello che riassume meglio il mio pensiero, forse un po’ troppo ottimista ma ve lo segnalo volentieri https://charleseisenstein.org/essays/lincoronazione/?_page=6
con affetto, Roberta
Bellissimo post ☺️ condivido pienamente
Passa nel mio blog se ti va