Nonsolomamma

salvavita

ha perso il conto. ma dovrebbero essere più di cinquanta questi giorni chiusi che a volte sembrano più di mille a volte  un soffio. tra poco inizierà la fase 2 ma non è chiaro che forma avrà, probabilmente non diversissima dalla 1, almeno per chi vive in zone su cui il virus si è accanito.
non è stato facile ma nemmeno troppo arduo visto che le persone e le cose importanti sono ancora lì intorno a farle compagnia.
eppure elastigirl non è sicura che avrebbe superato questi 50 giorni e passa tutta intera, senza di loro, i salvavita. sono riti, oggetti, abitudini che prima erano scontati o inutili o assenti o semplicemente non percepiti. e invece, piano piano, si sono fatti strada nella quotidianità diventando necessari.
ognuno ha i suoi che, se desidera, può condividere. lei ha questi:
– la canzone sul balcone alle 18, ogni pomeriggio, senza mancarne nemmeno uno. perché era un appuntamento e siamo animali abitudinari, perché i vicini sono diventati amici e siamo animali sociali.
– le lezioni di yoga in diretta streaming, in dieci, trenta, persino ottanta persone tutte insieme dentro. con una maestra implacabile capace di vedere anche dentro uno schermo che invece di pensare al respiro lei stava pensando ai peli superflui.
– la cena ogni sera per eritreo cazzulati al secondo piano. perché impegnarsi per gli altri impedisce di annegare dentro i propri vortici.
– la scuola di sneddu. anche se lei non sarebbe mai stata capace di fare l’insegnante nella vita. anche se ha sempre trovato folle la pratica dell’homeschooling, anche se ci sono materie che detesta (per esempio la geografia). perché l’ha obbligata a darsi una disciplina quando la tentazione di lasciarsi andare era fortissima.
– la radio all’alba. perché di questi tempi dover mettere una sveglia, persino alle 430 del mattino, è un privilegio.
– mister i che ha fatto le lavatrici tutti i giorni e ha pulito la cucina sempre.
– gli aperivirus su zoom con gli amici di sempre, il sabato sera. e sorprendersi ogni volta a ridere e commuoversi e ricordare e sognare ognuno dentro il proprio quadratino di schermo.
lonesome dove di larry macmurtry che è un libro bellissimo. e la meravigliosa scoperta, una volta finite le sue mille pagine, che ha un sequel e un prequel.
– un gioco che si chiama sapere e potere, alla play station, da fare con mister i e gli hobbit. perché ha svoltato decine di serate in cui persino gli adolescenti hanno pensato che in fin dei conti stare insieme sul divano può essere molto divertente.

25 pensieri riguardo “salvavita

  1. Io ho lavorato, che economicamente è una grande fortuna. Ma mi struggo di nostalgia per i miei bambini a casa da troppo tempo, e penso a quante cose belle avremmo potuto inventarci insieme. E invece io sono qui, e loro lì

    1. Anche io. 😔In questa situazione che, dagli inizi in poi, ogni giorno di più abbiamo capito fosse davvero più seria di quel che avessimo pensato e assolutamente da non sottovalutare….ci siamo “ritrovati” divisi, io da una parte, il babbo lontano 1200km per lavoro nel pieno delle primissime zone rosse, e quindi bloccato lì 😢, e nostra figlia che avrebbe dovuto stare “per pochi giorni ” dai nonni in attesa di organizzarmi….e poi lì è rimasta dalla chiusura delle scuole….e io che ogni giorno mi arrovello se sia prudente andare a trovarli ( visto che proseguo a lavorare in ambulatorio seppur solo per urgenze e con i DPI)….e ogni giorno mi sono risposta che no, non è prudente e non mi perdonerei mai al solo pensiero di portare con me il virus…e quindi non la vedo da quasi due mesi😰 nel frattempo abbiamo festeggiato a distanza e in videochiamata il suo 8°compleanno 🎊,la Pasqua 🕊e domani il mio compleanno🎀…..mi conforta che la neo- ottenne è serena, si diverte un mondo dai nonni e con la zia, mia sorella che la segue per la scuola, le insegna a modificare foto e file, sta creando i suoi vasetti delle erbe aromatiche e sperimenta un’infinità di ricette…a me rimane il cruccio di non aver condiviso con lei questo tempo fatto di una quotidianità diversissima e inimmaginabile fino al giorno prima di ritrovarsi a viverla….ogni sera le leggo un capitolo di un libro in videochiamata👩‍💻 e quando tutto sarà finito i suoi scaffali avranno il piacere di ospitare la corona👑libreria con tanto di ex libris su ogni volume….quello sì che lo faremo insieme….oltre a un album di foto scambiate via WhatsApp o stampate dagli screenshot delle videochiamate ….buona fase 2 a tutti 💞💞💞

      1. Aiuto Angela! Come deve essere difficile la vostra vita. Penso alla zia che ha avuto il privilegio di accompagnare la vostra bimba per un pezzo di strada così importante e a te che leggi ogni sera un capitolo… wow. tieni duro. un abbraccio

      2. Anche se certe volte penso di essere potenzialmente nociva per le persone che mi stanno vicino, credo che senza il contatto fisico dei miei cari non avrei saputo davvero come fare, complimenti per la lucidità e la forza nell’affrontare la situazione a distanza, sarà un bellissimo insegnamento per tua figlia e sarà ancora più gioioso ritrovarsi.
        Io mi sto stordendo con il primo amore mai del tutto sopito, la danza. È come un dialogo sereno che toglie sazio alle preoccupazioni e lascia abbastanza stanchi da poter dormire. So che tra noi non durerà, non siamo fatti per stare insieme, ma questi abbracci ritrovati sono salvifici.

  2. Comunque sia andata, qualunque cosa sia capitata nelle nostre vite, in qualunque modo abbiamo saputo/potuto gestire la situazione, ognuno con i suoi tempi, i suoi crucci, i suoi rimpianti, i suoi riti e le sue scoperte…..sarà un tempo che ricorderemo per sempre. Spero davvero di non dimenticare nulla perché sarebbe un vero spreco.

  3. Abbiamo iniziato la quarantena in 3 e la stiamo finendo in 4, perché nel frattempo é nato il mio secondo figlio, che i nonni hanno visto da lontano clandestinamente che gli zii e gli amici non hanno ancora conosciuto.. Bramo di poter uscire, di poter mostrare il mondo fuori a questo nuovo piccolo, di mostrare al più grande, che grande non é, che é andato davvero tutto bene, ma sono anche tanto spaventata.. Tornerà prima o poi la normalità? I piccoli sono davvero al sicuro?
    Cara elasti, care mamme e donne che frequentate questo blog spero di diventare forte come voi!

    1. Ciao,Vale! Benvenuto al tuo piccolo che sembra di vedere attraverso il tuo tenerissimo timore.La mia mamma,ultranovantenne,durante la guerra,ha portato ogni giorno un po’ di latte e tutto quello che poteva ad una giovane mamma e al suo bambino,nato da poco,che la sua famiglia nascondeva perché ebrei.Quel bambino è cresciuto, bello e forte.E’diventato un uomo molto importante e generoso.
      A lungo si è sentito e ancora si sente:’Mi ha telefonato Giorgio,il ‘mio’ piccolino’.
      Un caro saluto e che il cammino del ‘tuo piccolino’ sia lieve,importante e generoso come quello di Giorgio e di molti altri.

  4. Io ho capito di essere arrivata alla frutta quando mi sono ritrovata a frugare nella ghiaia del cortile con mio figlio quasi treenne per insegnargli a riconoscere la selce (sono archeologa).

  5. Buongiorno a tutti.alla fine siamo tutti diventati abitudinari,anche in questa fase.perche’ forse e’ di questo che abbiamo bisogno.io da campagnola la mattina soprattutto anelo al sole per cominciare a passare il tempo con l” odore dell’erba e fella terra.colazione fuori von marito,gatto e cane.dopo la doccia la mia pratica buddista per ricaricare le batterie.lettura di un libro.sto ascoltanfo piu’ radio in tv mentre pulisco e cucino.io auguro alle neomamme e agli adolescenti di riprendersi al piu’ presto la loro vita.un abbraccio virtuale a tutti.

  6. Personalmente questa quarantena non mi è pesata praticamente per nulla, anzi mi sono sentita francamente più libera che nell’anno e mezzo precedente.
    Decidere da sola i miei orari, non dover rendere conto di qualcosa ogni minuto, dedicarmi allo studio ed alla applicazione di cose che mi interessano sul serio, avere a che fare con le poche persone con cui davvero sento di avere un legame e di cui davvero mi importa invece che esser sommersa di chiacchiere inutili, il silenzio fuori da casa che è stato impagabile. E soprattutto ho avuto il tempo per pensare a me stessa ed ai miei obiettivi veri. Le risposte che mi sono data porteranno a conseguenze anche pesanti, ma senza questa sospensione non avrei avuto la possibilità di farlo con serenità.
    Mi manca terribilmente mia madre che abita in un altra provincia, capisco perfettamente i problemi economici… ma io sono stata bene sul serio.

  7. Il mio salvavita è stato continuare a occuparmi, seppur virtualmente, di tutti i miei ragazzi e capi scout, che hanno per la prima volta sperimentato uno scoutismo sicuramente poco pratico ma “allegramente e diversamente sociale”.
    Nel fare tutto questo ho sperimentato le due settimane di quarantena (senza contagio fortunatamente!) per un caso nel mio ufficio ed ho anche portato avanti il primo trimestre della mia prima gravidanza, tanto attesa e cercata, alla soglia dei 37.
    Coraggio e buona continuazione a tutte dall’appestato ma tenace Piemonte!

  8. Ciao, il mio salvavita, che per poco non mi ha ammazzata, sono stati i lavori di ristrutturazione dell’ appartamento iniziati a metà gennaio e terminati alle 19 del sabato in cui è iniziato il blocco totale in lombardia
    Mi sono ritrovata praticamente in un cantiere da ritrasformare in casa e ho dovuto fare tutto da sola non potendo ovviamente contare su nessuno che venisse ad aiutarmi. Mio marito causa schiena precaria ha potuto fare ben poco.
    Comunque ce l’ho fatta ora è quasi tutto a posto ed il 16 aprile è suonato il citofono e mi è arrivato un mazzo gigantesco di fiori di tutti i colori profumatissimi : era il cimquantesimo del nostro matrimonio e il mio mister I è riuscito a farmi questa sorpresa!!! Poi videochiamata con figlio nuora e stupende nipoti… è stato molto bello anche senza la festa tradizionale!
    Siamo fortunati amche perché ogni mattina dalle finestre vediamo la natura, le montagne e possiamo stare al sole in giardino
    Un saluto affettuoso a tutti da nonna Enza

  9. ciao,

    io sono d’accordo con te crearsi delle abitudini in questo periodo aiuta a trascorrere il tempo e a dargli forse un senso. MI ha incuriosito il libro che hai menzionato e che andrò a leggere e mi sono incuriosita al gioco della play per tutta la famiglia. Mi dai info in più? Grazie

  10. In questa emergenza, nella mia vita, le cose non sono cambiate molto. Essendo nella GDO, non ho mai smesso di lavorare, io e il mio compagno viviamo sotto lo stesso tetto, diciamo che le cose essenziali sono rimaste intatte. E mi sento fortunata. Come ho già detto, non mi mancano le vacanze in giro per l’Italia e l’Europa, non mi manca uscire la sera a bere una birra o a cena fuori, però c’è un “però”: a chi con quelle vacanze e con quelle mie bevute, o cene, ci vive, io manco. Noi manchiamo. Perché senza di noi manca a loro il sostentamento per andare avanti, per fare la spesa, per vivere. Ci vuole una soluzione, che dia respiro a tutti senza mettere la salute in pericolo. E non è semplice.

  11. quasi 70 gg a casa con i miei due, 9 e 12, compiuti entrambi a casa senza feste. coi regali nelle case dei nonni, pronti per le feste che verranno. Nonni e zia e fratelli soli, a tiro di telefonata.
    I ragazzi incredibili, mi hanno insegnato tantissimo, hanno grandissime risorse e le hanno messe tutte in gioco. Loro sono abituati a farsi dire come e cosa fare, e si fidano.
    Io in smart-work (che essendo mondo della ricerca non e’ una novita’!), ma che di smart sembra avere sempre meno, coi figli che lo descrivono come “ascolta quello che dicono altri e ogni tanto parla anche lei”, a rincorrersi tra una riunione e un’altra.
    Marito che si e’ autoisolato fino a quando e’ stato obbligato a fare turni COVID. La nostra fase 2 e’ stata riaverlo nel letto, riabbracciarci e vederlo con la testa piu’ leggera e non sempre in ospedale, sempre a studiare, sempre preoccupato.
    Adesso speriamo in qualche camminata all’aria aperta, in una visita veloce ai nonni, per dare loro la forza di resistere in casa ancora un poco.

  12. Ho preso il libro sulla fiducia e l’ho iniziato qualche settimana fa. Ho scorsi le prime pagine con scetticismo, i Western non mi hanno mai appassionata. E niente ora stiamo lasciando il Nebraska e ho un bruscolini nell’occhio.
    Grazie. La cosa più bella è spingersi in territori, e letture, dove non saresti mai andata da sola. E lì che fai le scoperte più belle. Ora ovviamente li voglio TUTTI

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