Nonsolomamma

come un oboe

dopo un anno a suonare un pianoforte destinato a sneddu, a improvvisare e a inventare, lo hobbit di mezzo, scombinato e vorace, si è deciso a iscriversi a scuola di musica per fare un po’ di ordine e luce nel groviglio di creatività, anarchia e follia che lo governa.
come aveva fatto il fratello l’anno scorso a quest’epoca, anche lui ha provato vari strumenti: arpa, basso elettrico, contrabbasso, tromba, trombone sassofono, flauto e oboe.
è tornato entusiasta, praticamente di tutti, perché lui ha il superpotere di accorgersi di somiglianze, armonie e connessioni plurali dove gli altri sentono assoli.
“mi piace molto l’oboe”
“l’oboe?? come mai?” ha domandato elastigirl che a malapena sa come è fatto un oboe.
“perché è uno strumento che si nota sempre quando c’è. ma non si capisce mai che cosa sia”.
“come te” ha detto lei. ma lui non ha sentito. era già passato al sassofono.

4 pensieri riguardo “come un oboe

  1. Mio figlio suona l’oboe. Se ne è innamorato perdutamente in quinta elementare (scuola ad indirizzo musicale) e lo scorso anno, in terza media, si è iscritto anche in Conservatorio. Per lui è stato amore a prima vista, io nemmeno sapevo che aspetto avesse questo strumento…..
    Confermo che ha una sonorità incredibile, ed è vero: si nota sempre quando c’è!!!!!

  2. Anche il “hobbit di mezzo” vive di entusiasmo travolgenti, ma brevi quando fuochi di paglia!! È bello averlo in famiglia, il suo amore per la vita è contagioso!

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