lo hobbit grande è entrato nella fase “militanza politica&rivoluzione”. legge libri sugli anni ’70, sulle lotte studentesche, sui movimenti anarchici, sulla lotta di classe. pretende che sneddu si intrattenga con saggi sulla strategia della tensione, maltratta il medio perché guarda family guy invece di ascoltare i canti popolari di protesta, considera il padre marxista la prova vivente del fallimento dell’accademia.
è ancora dedito alla cura della tartaruga addominale e si appende quotidianamente a una sbarra sospesa per il bene di quello che lui chiama l”upper body’, tuttavia il perseguimento di un fisico statuario non ha più (solo) uno scopo edonistico-estetico. la potenza muscolare è ora tutta rivolta a trasformare il corpo in un’arma contro i soprusi e le ingiustizie.
questa nuova, preziosa coscienza politico-sociale, si accompagna tuttavia a una certa pesantezza nell’interazione con il prossimo.
serata primaverile, rientrando a casa a piedi da una visita oculistica e sbirciando le finestre dei palazzi che si accendono una dopo l’altra.
“guarda quel balcone che tripudio di luci!” ha dichiarato lei estatica.
lui ha grugnito.
“io stimo chi non toglie le luminarie di natale neanche a marzo”, ha aggiunto lei, deliziata.
“io invece stimo chi sacrifica la vita per una causa in cui crede”, l’ha spenta lui.
e su questa divergenza di opinioni, di visioni del mondo, di ambizioni e statura morale, la conversazione è morta e hanno camminato fino a casa lui guardando fiero l’orizzonte, lei guardandosi i piedi.
Stessa storia con la mia prima: 17 anni trasuda rivoluzione da tutti i pori! Che gioia sbirciare mentre fanno collettivo on line e criticano libri dell’epoca … possiamo ancora sperare! Ps vorrebbe portare la figlia n4, per educarla da piccola, le due intermedie nicchiano…
anche lui vorrebbe “educare” il piccolo!
Aspetta che me lo segno, il mio non ha ancora compiuto 10. Meglio arrivare preparata.
Io sono cresciuta con due sorelle maggiori travolte dagli anni 70.
In terza elementare la maestra chiede chi vuole cantare una canzone. Io – convintissima delle mie doti canore – alzo la mano e attacco uno dei miei pezzi forti: “compagno cittadino, fratello partigiano, teniamoci per mano in questi giorni tristi..”. Sono stata impietosamente interrotta 😦
p.s. i militanti tendono all’accesso e alla noia, poi passa
Confermare in se stessi la consapevolezza fiera che deriva dall’ aver trovato qualcosa per cui vivere e per cui morire, dentro le situazioni reali, è sempre grande conquista! Ad essa è collegata la bellezza di poter mostrare la gioia di una vita spesa fino in fondo, che è tale solo se si forma a essere preparata alle sfide che il mondo offre, come quelle sociali e politiche. Oggi come sempre, l’ideale vale più della vita.
tu sei un faro!
E’ proprio vero si nasce incendiari…..si muore pompieri
Tristissima! 🙂
Io arrivo fino a San Valentino! consolati, insegnano più gli esempi che le parole, evidentemente in casa ha trovato il terreno giusto, pesantezza a parte 😅