da ragazzo giocava a calcio. “modestamente, ero fortissimo”. la leggenda narra che fosse una promessa del milan. lo chiamavano ‘gamba de sèler’, gamba di sedano perché era magro magro. “poi mi sono ammalato di polmonite e il sogno è finito”.
ha lavorato al mercato del pesce “modestamente lo cucino da dio”, poi, per tanti anni, come sarto. per questo era elegantissimo anche se, nei suoi abiti impeccabili, le sue gambe di sedano ballavano sempre un po’. un giorno, per motivi oscuri, si era reinventato ed era diventato un esperto di acustica nelle chiese. a milano le conosceva tutte e di tutte conosceva il suono.
“modestamente ero un gran bell’uomo”, e mostrava le fotografie di gioventù, quando sembrava un divo del cinema. “mi piacciono le belle donne” diceva allargando la ‘e’ di ‘belle’ fino a farla diventare una ‘a’. aveva perso una moglie giovane. “lo stesso anno mi è morto anche il cane. ero così arrabbiato che andavo in chiesa non per pregare ma per gridare contro dio”. poi aveva conosciuto un nuovo amore, una bellezza algida, nordica, un piglio da comandante, e si era sposato di nuovo.
lei negli ultimi anni si era persa e lui si ostinava a cercarla. litigavano spesso. lei lo maltrattava un po’. “sei cattiva”, si lamentava lui. ma in realtà di lei gli piaceva tutto, anche le angherie. un giorno di gennaio lei se ne è andata e a quel punto, a perdersi, è stato lui a cui sono mancati il centro e il senso.
era spaccone (“modestamente sono anche un pilota formidabile”), inquieto, curioso, testardo, preciso, buono a suo modo. era diffidente e brontolone ma quando deponeva le armi era una meraviglia.
sono diventati amici durante il lockdown, elasti al primo piano, lui al secondo. hanno imparato a volersi bene.
poi lui ha venduto la casa in fretta e furia, si è trasferito da amici, si è lasciato andare e si è spento piano piano.
eritreo cazzulati si chiamava luciano. è scivolato nel sonno e domenica se ne è andato. era in ospedale, da solo perché non facevano entrare nessuno, per colpa del covid. aveva 89 anni e non aveva più voglia di stare qui.
nella chiesa quasi vuota, il prete ha esordito così: “per avere tanta gente al proprio funerale bisogna morire giovani”. poi ha aggiunto che da morti siamo tutti buoni anche se da vivi eravamo detestabili.
strano modo per iniziare un’omelia funebre. ma forse luciano si sarebbe fatto una risata.
mi dispiace. Ce lo hai fatto amare
Riposa in pace, Eritreo. :(((
Tenerissima Elasti….. umana senza sbavature o piagnistei, democratica
Donna non ha più Elasti…
Tante immagini, tante pagine, tanto mondo ma anche tanto vuoto …..
Eritreo si chiamava come il mio papà……ma lui se ne e’ andato molto prima
Grazie
Lacrime, storia tristissima
❤️
Lo porterò nei miei ricordi.. grazie di avermelo fatto conoscere e amare.
Si è riunito con la sua Eritrea per continuare a farsi tiranneggiare con tanto amore😥
io mi sarei stufata di vederli andar giù come birilli, i nostri vecchi…:-(
Arrivederci Signor Cazzulati,
Grazie cara Elasti per questo affettuoso ricordo del sig. Luciano.
Ciao Elasti, ho amato Eritreo, uomo che mi pareva fatto d’acciaio e panna, così ben disegnato da te. Ho capito subito che parlavi di lui e che ci permettevi un saluto corale. Siamo fatti d’acciaio perché coltiviamo ricordi nei cuori ♥️
In chiesa eravate in pochi ma qui lo ricordiamo in tanti
Buon riposo signor Luciano
Verissimo, caro Cazzulati, ovvero Luciano, riposa in pace e divertiti lassù con la tua Eritrea
“Buffo” intristirsi per una persona mai vista 😦 .
Grazie per avercelo fatto conoscere.
Riposa in pace Eritreo
Sei da ammirare Elasti ! Hai seguito Eritreo fin che hai potuto e ce lo hai fatto conoscere così bene tanto da farlo sembrare anche un nostro vicino …
Ora che sei “sparita” da Donna di R dove ti possiamo trovare ?
Grazie per averlo condiviso con noi. Purtroppo questo momento non ci permette di salutare adeguatamente chi ha condiviso un pezzetto di strada insieme a noi.
Che tristezza, abbiamo conosciuto eritreo tramite te e ci siamo affezionati.
Vola e riposa Luciano
Baci