A Ferragosto siamo arrivati in Salento. Ad aspettarci c’erano un tempo strano, la banda, i fuochi di artificio, i nonni, la zia matta e lo hobbit grande che non vedevo da oltre un mese. Non era mai successo di stare lontani tanto a lungo. Ero così contenta di riabbracciarlo che sono riuscita a sorvolare con signorilità anche sulla barba da pastore Amish che si è fatto crescere. La sera abbiamo ritrovato la mozzarella. Il valore della mozzarella è inestimabile ma lo si apprezza veramente solo quando è lontana, un po’ come succede con i figli adolescenti.
Ci siamo tolti prima le scarpe e le calze, poi le maniche lunghe, poi quelle corte e i pantaloni. Siamo rimasti seminudi con la nostra abbronzatura scozzese solo su braccia e naso, a spalmarci di protezione 50 e Mediterraneo.
L’indomani è arrivata una tromba d’aria che ha divelto travi, sradicato alberi, devastato i vetri delle automobili nel parcheggio e confermato che il cambiamento climatico è nelle nostre case.
Mentre cercavamo di riportare il patio a una parvenza di dignità, liberandolo da terra, detriti, rami e foglie, rimontando il tavolo smontato e recuperando sedie spazzate via dal vento, è arrivato il grande con la flemma dell’anziano pastore di anime.
Ha dato una mano a rimettere in ordine, poi si è seduto e ci ha osservato a lungo. Nel frattempo Mister I e io rimproveravamo il medio che invece di aiutare filmava lo sfacelo e lo condivideva via Whatsapp con i nuovi amici francesi, libanesi e americani, discutevamo con Sneddu di asciugamani abbandonati al loro destino e tra di noi sul da farsi.
Lapidario, il grande, ci ha interrotti:
“Come genitori vi trovo ancora più impreparati di come vi avevo lasciati”. Poi si è alzato ed è tornato sciabattando a casa dei nonni dove ha scelto di stare in questi giorni salentini.
Cara Elasti, ho letto sul giornale delle devastazioni climatiche nel salento, siamo una specie umana degenerata. Io ho invidiato i tuoi reportage poetici dalla Scozia perché è terra che conosco e amo e perché l’afa mediterranea che ormai ci insidia perenne, mi sbalestra. Il prossimo anno andremo per isole norvegesi a fare safari fotografici. Il figlio grande fa il saccente, ho un nipote della sua età soprannominato Catone🙄 buona coda vacanziera a tutti voi amica cara.
Confermo la fase filosofica in quell’età adolescenziale. Anche mia figlia grande ha spesso lo stesso atteggiamento, e ci guarda con compassione dall’alto del suo sapere smisurato e del nirvana raggiunto in tenera età.
E se tu puoi permetterti questi commenti è proprio grazie a questi genitori che sono preparati a far crescere i figli in clima di rispetto e democrazia