Nonsolomamma

giovedì

nonno A, ormai quasi quattro mesi fa, ha avuto un cedimento strutturale, uno di quei cedimenti che mettono in discussione molte cose, prima tra tutte la presunta invulnerabilità di un signore settantenne un po’ workaholic e molto fumatore.
negli ultimi quattro mesi ha conosciuto la terapia intensiva, il sollievo di una mascherina dell’ossigeno, tac, scintigrafie, vari esami che finiscono in “scopia” e non sono piacevoli, compagni di stanza molesti e amabili, in salute e in fin di vita, medici simpatici e antipatici, infermieri appassionati e implacabili, la grande invenzione della telemedicina, la meraviglia dell’aggettivo “operabile”. ha conosciuto paura, panico,sollievo, speranza, disperazione, sconforto, esasperazione, gratitudine, noia, smarrimento, anche tutti insieme in uno stesso pomeriggio. negli ultimi quattro mesi ha scoperto che il suo cedimento strutturale aveva parecchi colpevoli e ognuno di loro andava rimesso in riga.
dopo l’intervento di by-pass ha fatto rieducazione, fisioterapia, ginnastica, elettrocardiogrammi quotidiani e ha soffiato ogni ora ogni giorno dentro uno strano aggeggio con uno stantuffo dentro. e dopo un mese circa si è ripreso.
“adesso dobbiamo farle ancora qualche “scopia”, un’altra tac, un’altra scintigrafia e due o tre controlli qua e là. se va tutto bene siamo pronti per l’operazione al polmone. dopo sarà un uomo libero. o quasi”, ha detto il dottore.
nonno A, a volte di pessimo, a volte di buon umore, a volte ottimista a volte no, a volte allegro a volte triste, ha fatto i mille esami necessari per l’intervento, dopo il quale, gli hanno detto, sarà quasi come nuovo.
“bene. abbiamo tutto quello che ci serve. il chirurgo ha detto che per lui si può operare, l’anestesista ha detto che per lei si può addormentare e sedare, il cardiologo ha detto che il cuore è pronto. la chiamiamo noi”, hanno comunicato dall’ospedale.
“va bene. aspetto”, ha risposto nonno A.
ha aspettato una, due, tre settimane, torvo e inquieto, seduto sul telefono. nessuno chiamava, l’inquietudine montava, lui si avviliva e i brutti pensieri lo inghiottivano.
“pronto, elasti. hanno chiamato”
“e?”
“mi ricoverano mercoledì. giovedì mi operano”
“bene. finalmente. come ti senti?”
“contento da un lato. dall’altro…”
“già”
“già”
“giovedì”
“voi non dovevate andare a bari giovedì, per pasqua?”
“sì, ci andranno gli hobbit e mister incredible. io aspetto qui”
“come vuoi”
“come voglio, sì”
“ma non c’è da preoccuparsi”
“no, però aspetto qui”
“allora ci sentiamo domani”.

132 pensieri riguardo “giovedì

  1. sto incrociata per te!
    ci sono passata qualche mese e so quanta preoccupazione hai nel cuore, sono state le 5 ore più lunghe della mia vita ma adesso il mio papà sta meglio di prima e vedrai che succederà lo stesso a te
    un abbraccio grande

  2. La mia mamma e quindi nonnaL e’ stata operata lo scorso anno all’anca.Lei aveva molta paura, io e il mio papa’ nonnoM l’abbiamo incoraggiata…ma le ore fuori dalla sala operatoria sono state lunghissime! E’ andato tutto bene e cosi’ sara’ per nonno A.Vi pensero’! un abbraccio grande

    1. anche io devo far operare mia mamma all’anca, ma dobbiamo prima fare tutta una batteria di esami per escludere ipotesi “altre” di tipo oncologico.
      E un calvario vero e proprio, tra esami fatti e da fare: ma la cosa più dolorosa è vedere loro piccoli e fragili e che si appoggiano totalmente a noi, a me figlia femmina in particolare.
      meno male che i nipotini fanno tanta allegria e confusione !!!!!

      1. ..io poi sono anche figlia unica…!!!!!in bocca al lupo anche a te per la tua mamma!

  3. Forza Elasti. andrà tutto bene. BUZZ BUZZ POSITIVI TUTTI PER NONNO A. (formula magica che usiamo tra Amiche per i momenti difficili come questo).
    Petunia

  4. cara elasti, andrà tutto bene, perchè nonno A è una roccia, e siccome è una roccia, ha anche fifa, se del caso.
    probabilmente nonno A è una roccia anche perchè sa di poter contare su di te, e non da oggi. e quindi probabilmente tu sei anche più roccia di lui, non foss’altro perchè sei figlia di una roccia. di talché, un po’ di fifa ce l’hai anche tu, il che è sgradevole ma molto sano.
    io l’ho visto un film un po’ così: un vero thriller, ma molto appassionante; e poi alla fine tutti sono molto contenti; ma la roccia padre e la roccia figliola lo saranno in modo speciale, perchè avranno avuto una gran fifa insieme, senza mai dirselo esplicitamente, e senza che nessuno l’abbia capito veramente: insomma, li avranno fregati tutti, compresa la malattia che un’altra volta ci penserà bene prima di venire a rompere le scatole!
    per quel che ne so io, può essere piacevole e far passare il tempo che non passa mai, leggere un libro (tu a lui) ad alta voce.
    tanti baci. tanti tanti.

  5. ForzaForzaForzaForzaForzaForzaForzaForzaForzaForzaForzaForzaForzaForzaForzaForzaForzaForzaForzaForzaForzaForzaForza.
    Un grande abbraccio a tutti e due

  6. Coraggio Elasti, vedrai che andrà tutto bene.
    Penso che tu abbia fatto la scelta giusta, comunque, di restare a Milano e di stare vicino a tuo papà! Un abbraccio ❤

  7. Oh, bene, almeno vi togliete il pensiero e l’ansia di aspettare. Dopo, il nonno A riformulato vi darà di nuovo filo da torcere e dovrete sedarlo. Pat pat a tutti e due, teniamo l’occhio qui per aggiornamenti.

  8. in bocca al lupo. i nonni sono bionici. hanno una forza che non conosciamo e se sanno che hanno tre hobbit da aiutare a crescere, e una mamma elasti da sostenere, ne trovano ancora di più…

  9. Andrà tutto bene. Hai tutta la mia comprensione; non è facile vedere chi ci ha cresciuto indifeso e diventare genitore dei propri genitori. E’ una cosa che non t’immagini, fino ad una certa età. E un po’ ti fa crescere di colpo. L’ho vissuto anch’io. Ma per i genitori è un tale conforto vedere i figli che si occupano di loro, anche se in un certo senso non lo pretenderebbero mai con la naturalezza con cui, giustamente, avviene il contrario. Vedere mia mamma indifesa, in rianimazione, come mai l’avevo vista è stata una delle cose più commoventi e più difficili della mia vita. Poi è andato tutto bene.
    Sarà così anche per te. baci.

  10. ci sono passata da poco, e ti sono vicina. comunque vada pensa sempre che hai avuto la fortuna di averlo con te finora e che questo nessuno te lo toglierà. in bocca al lupo

  11. Penso che ognuno possa scrivere sul proprio blog ciò che meglio crede e ciò che più gli aggrada inoltre nessuno di noi è obbligato con la forza a leggere i post di Elasti, no?
    Vabbè sempre di troll si tratta…
    Comunque, Claudia, forza, ottimismo e, anche se è difficile, un sorriso rassicurante aiuteranno di buon grado nonno A ( e anche te).
    Un abbraccio.

  12. Cara Elasti, sino ad ora ho letto con pssione il tuo blog. Mi ha spesso aiutato, illuminato, ispirato. Oggi spero che queste parole ti siano di conforto. In bocca al lupo a te e a nonno A.

  13. Brava Elasti resta con tuo papà ! A me l’aveva chiesto la sera prima e il giorno dopo non c’era più. Vivró con il rimorso di non essere rimasta. Con affetto.

  14. Andra’ tutto bene e non preoccuparti, se mister i ha bisogno di aiuto con i tre hobbit puo’ sempre passare da Napoli da Da1 e Da2. Un abbraccio.

  15. Andrà tutto bene, i nonni sono speciali, se la cavano sempre alla grande. Siamo noi a perderci sonno e salute… poi loro stanno una favola e tu ti senti una pezza! =)
    Vi mando tanti pensieri positivi.
    Elasti, facci sapere come va, non tenerci sulle spine… mi raccomando!!

    _SeRe_

  16. una vera pasqua di passaggio e rinnovamento! Vedrai che poi sarà un nonno nuovo! Un abbraccio ad entrambi, facci sapere…

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