Nonsolomamma

margherita

per un periodo veniva tutti i giovedì pomeriggio, a giocare con gli hobbit, mentre elastigirl era in ufficio e mister incredible a londra o asserragliato in camera a lavorare.
agli hobbit piaceva parecchio e anche ai loro genitori.
aveva capelli rossi e occhi azzurri, enormi.
arrotava la erre, esattamente come lo hobbit di mezzo. ogni tanto elastigirl e mister incredible la prendevano in giro e dicevano che era tutta colpa sua se lo hobbit di mezzo ha quella erre ingombrante e rotonda che rotola dentro le parole spintonandole.
“vuoi fermarti a cena, margherita?”, le domandavano ogni giovedì.
lei esitava quattro secondi, accoglieva nel suo sguardo colorato l’intera elasti-famiglia e sorrideva, di un sorriso luminoso e divertito. “va be’, dai, grazie. per questa volta”. rispondeva così quasi sempre, tranne quando il suo papà preparava il pesce. allora doveva tornare a casa sua ed era irremovibile.
aveva un modo buffo, noncurante e sognante, di raccontare le cose, e un modo meraviglioso di stare a tavola. era allegra, gaudente e apprezzava tutto, con gioia e gratitudine. elastigirl la ammirava molto per questo. perché chi sa stare bene a tavola sa stare bene al mondo e chi ha un buon rapporto con il cibo ha un buon rapporto con la vita.
se avesse avuto una figlia femmina o una sorella piccola, elastigirl l’avrebbe voluta proprio come margherita, perché era solida, vivace, morbida, curiosa e ipnotica. perché rideva senza trattenersi. perché sprigionava felicità. perché era consapevole e integra.
era una gran donna, margherita.
quando nacque lo hobbit piccolo lei disse: “elasti, tu te lo scordi che io prenda in braccio una bambino così piccolo! che lo cambi, lo vesta, lo maneggi. io non sono capace. sono troppo imbranata. io ho paura dei piccoli così minuscoli”. aveva imparato a maneggiare anche il numero tre, con qualche titubanza e con il tifo degli altri due che la marcavano strettissima.
poi aveva cominciato a lavorare a tempo pieno e il giovedì pomeriggio non aveva più tempo. ogni tanto era venuta a ancora a cena, una estate era andata a trovarli in salento, poi aveva mandato un messaggio: “ho avuto un problema di salute piuttosto serio. scusa se sono scomparsa. ora va meglio”. un problema di salute? margherita? ma se della salute era il ritratto? lei aveva scritto quando nonno A era stato male. “ho saputo di tuo papà. ti mando un abbraccio pieno di coraggio”. pieno di coraggio. non si erano più sentite.
margherita se ne è andata l’altro ieri, inghiottita da una malattia che sembrava essere sotto controllo.
elastigirl pensa che ai bambini non si debbano nascondere le cose brutte, perché fanno parte della vita. ma che margherita non c’è più, proprio non riesce a dirglielo, né oggi, né ieri, né probabilmente domani.
ciao, margherita.

109 pensieri riguardo “margherita

    1. Si sono daccordo. Fa passare qualche mese, un annetto magari. Sono scombussolati dalla perdita del caro nonno, dal cambio di casa.

      Un abbraccio a Margherita, che doveva essere una vera persona speciale.

  1. Piango con te, e sono d’accordo con te, ai figli non vanno nascoste le cose brutte o tristi della vita, ma dobbiamo anche proteggerli, dal dolore e dalla tristezza, fin dove possiamo, senza per questo farli vivere in un mondo irreale.
    Arrivera’ il momento di dirglielo, e tu saprai quando.
    Ti abbraccio

  2. sono entrata per cercare un post inaspettato di domenica sera …. ma non è proprio quello che cercavo …
    che tristezza …. un pensiero per margherita …

  3. Basta ! Basta ! Basta !
    Non faccio che vedere la Grim Reaper, tutto attorno a me.
    Quest’anno, sono almeno una decina le persone conosciute, gli amici, i colleghi, i vecchi ma soprattutto i giovani.
    Basta !

    Anonimo SQ

  4. Sono partita a leggere il post sorridendo. Guardavo Margherita, nella tua bella descrizione, con gli occhi felici dei tuoi figli… e sono arrivata alla fine incredula, e ho dovuto rileggere. Perché la vita è proprio ingiusta, a volte. Spesso.
    Fai bene a tutelare gli hobbitt.
    Un abbraccio.

  5. Povera margherita, un fiore così turgido e prematuramente appassito.
    Mi dispiace per i genitori , la morte di un figlio è un dolore indicibile.
    Bella questa tua margherita.

  6. Mi dispiace tanto…fai bene a non dire, x ora…mi impressiona questa giovinezza perduta..ancor di più perchè ho la mia Margherita di4mesi, terza hobbit femmina, wui vicino a me…poveri genitori suoi..
    Un abbraccio

    1. muor giovane colui che gli dei amano…
      mah… ameranno pure lui o lei, ma vallo a spiegare a chi rimane con il vuoto ed il dolore, che in quel momento non si sentono così amati dagli dei…

      1. mi dispiace di essere stata banale
        semplicemente non conosco il greco
        e sono sinceramente grata a fefo che non ha dato per scontato che tutti lo sapessero
        null’altro
        marzia

  7. Ero tentata di non finire di leggere, tanto l’uso del tempo verbale preannunciava l’epilogo.
    Sono arrivata in fondo con le lacrime per l’ingiustizia che, talvolta, è insita nella vita.
    Un abbraccio a te e un bacio soffiato verso l’alto per Margherita.

  8. piango, senza parole, che ingiustizia è la vita a volte.
    Fortunate le persone che credono in un Dio, ed anche davanti a dei dolori simili sanno darsi una spiegazione…
    un abbraccio grandissimo
    e un pensiero alla famiglia di margherita

  9. quanti lutti quest’anno, e quanto equilibrio necessario per non farsi travolgere nella inevitabile condivisione coi nostri figli… un grande abbraccio a te

  10. Sono pentita di aver letto questo post.
    .
    Quando scompaiono persone così, piene di vita e di luce, mi chiedo come faccia il mondo ad andare avanti, la gente a lavorare, la televisione a trasmettere pubblicità.

  11. Ciao Margherita, dai fulgenti capelli rossi, dagli enormi occhi azzurri, dal sorriso luminoso e divertito. Non ti abbiamo conosciuto, per noi sei nata ora , con le parole affettuose di mamma Elasti. Ti abbiamo appena conosciuto e subito sei diventata un dolce ricordo, che si unisce a tanti altri, che non potremo più rivedere, ma che rivivranno per me,per noi, tra le persone gentili e care, come bellissimi fiori di un prato di eterna primavera. Ben arrivata con la tua erre rotonda e rotolante sorridente Margherita.

  12. Mi spiace per questa ragazza che se ne è andata troppo presto, mi spiace per voi che avete perso una presenza comunque importante, mi spiace perché anche se non ha i capelli rossi e gli occhi azzurri mia figlia ne porta il nome….Un nome (almeno per me) bellissimo e intenso nella sua semplicità. Proprio come la persona che lo portava.

  13. Avevo già intuito dall’indicativo imperfetto che fine avrebbe fatto Margherita e mi dispiace molto.
    Ma se sei triste e gli hobbit colgono la tua tristezza, non puoi nascondere loro il motivo, sicuramente saprai trovare le parole giuste per dirglielo.

  14. Mi aspettavo un post allegro e spensierato e poi … brividi dietro la schiena … ho riletto le ultime parole, incredula. Mi dispiace!

  15. ti prego non lo dire ai tuoi figli… sono bambini… hanno già sofferto troppo per la morte del nonno… che motivo c’è di mettere sulle loro piccole e fragili spalle anche questo peso?…

  16. ciao,
    ero arrabbiata stamattina per un treno perso dopo una metro rotta e poi un treno rotto lento e pieno di un’umanità quotidiana che fa fatica ….e poi ti alzi alle 6 e alle 10 sei ancora in viaggio.. e questo paese che cammina all’indietro e ..e ..poi leggo dal telefono sull’ennesima metro il tuo post. ..e penso che Margherita sarebbe stata contenta di fare la corsa a perdifiato, di toccare il treno e non poterci salire, della rabbia, del sentire l’ingiustizia .. del pensare che qualcosa si deve cambiare ..
    E non ero più arrabbiata.. un bacio a Margherita e grazie.

  17. Non mi sono mai commossa tanto leggendo un post.
    Non sono credente, non credo negli angeli e Margherita non era più una bambina, ma da come la descrivi, penso che dedicare a questa splendida ragazza le parole de L’Angelo di Andersen possa essere un bel modo per salutarla:
    “Ogni volta che un bambino buono muore, scende sulla terra un angelo del Signore, prende in braccio il bimbo morto, allarga le grandi ali bianche e vola in tutti i posti che il bambino ha amato, poi coglie una manciata di fiori, che porta a Dio affinché essi fioriscano ancora più belli che sulla terra. Il buon Dio tiene i fiori sul suo cuore, ma a quello che ha più caro di tutti dà un bacio, e questo riceve la voce e può cantare col coro dei beati.”
    Non so cosa farei al tuo posto. Raccontarlo o non raccontarlo? Credo che sia una scelta molto personale.
    Un abbraccio, cara Elasti

  18. Che tristezza e che ingiustizia!
    Meglio non dirglielo, per il momento. Però certamente quando sarà necessario la loro reazione ti stupirà.
    A febbraio è morta una compagna di classe di Guido (7 anni), stroncata da un attacco di cuore mentre percorreva il vialetto che porta a scuola. E’ stato terribile, per tutti noi. Il pomeriggio l’ho dovuto dire a Guido e a Giacomo (5 anni) ed ero molto preoccupata. Mi hanno chiesto perchè fosse successo, se poteva sucedere anche a loro e sopratutto dove fosse. Gli ho risposto che era in cielo e il piccino mi ha detto: “Ah, ma allora è con Gesù, perciò sta bene”. Guido ne ha sofferto molto, era la sua fidanzatina. Mi chiede spesso se sta bene, se in paradiso si fanno i compiti, se si gioca, se lo può vedere e sentire. Le abbiamo portato un vaso di garofani, che annaffio quando vado al cimitero a trovare mio padre. A Luglio è morta una delle suore della scuola (un brutto anno) e Guido mi ha detto: “Virginia adesso sarà più felice perchè c’è Suor Teresa che le tiene compagnia”. Gli ho detto che era andata avanti lei perchè era più vecchia dei genitori di Virginia e che un giorno staranno tutti insieme.
    Non sono una fervente cattolica, mi pongo mille interrogativi, ma in questo caso sono stata felice che i miei figli abbiano avuto un’idea tutto sommato serena della morte e che abbiano avuto in qualche modo un “aiuto” nell’affrontare quella che è e rimane una tragedia inspiegabile e ingiusta. Capisco che il mio credo, il mio pensiero e l’educazione che do ai miei figli possono non essere condivisi, ma per loro pensare che Virginia è serena con Gesù, con altre persone che le vogliono bene, è stato di grande conforto. E in generale in questa vicenda sono stati più sereni e maturi i nostri figli di tanti genitori della classe.

    1. Che cosa tremenda la morte di una bimba di sette anni…
      Anch’io commossa per la morte di questa ragazza, condivido il pensiero di nonnotalpone.

  19. Ciao Elastigirl,
    io sono Chiara, amica di Margherita. Siamo cresciute insieme, abbiamo fatto la scuola insieme dall’asilo alla quinta liceo.
    Mi parlava spesso degli hobbit, e lo faceva sempre con un gran sorriso. Hai scritto cose bellissime di Margherita, cose vere.
    Grazie

    1. Se 82 è il tuo anno di nascita, Chiara, lo era evidentemente anche di Margherita.
      Trent’anni.
      Mi sanguina il cuore così forte che mi viene voglia di urlare.
      Vi abbraccio, Elasti e Chiara. Per quanto questo possa servire.

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