un tempo il 25 maggio era un giorno fantastico, una meta, un respiro di sollievo, un passo dalla felicità.
a volte, ai tempi del liceo, elastigirl e la sua amica kappa, per celebrare questa data di sole, non solo meteorologico, saltavano di nascosto la scuola e prendevano un treno per la liguria, destinazione camogli. compravano la focaccia e andavano a punta chiappa, dove passavano una giornata a prendere il sole, fare i bagni, chiacchierare, ascoltare musica e ingozzarsi di quella focaccia inimitabile.
perché il 25 maggio, un tempo, segnava gli sgoccioli della scuola, la fine, o quasi, delle interrogazioni e dei compiti in classe, l’inizio di una vertiginosa discesa verso le vacanze estive.
anche dopo, quando non c’era più un ultimo giorno di scuola da celebrare e i compiti in classe erano stati archiviati nell’aneddotica del passato, quel giorno a elastigirl, ha sempre messo una grande allegria, come una traccia di felicità, rimasta lì indelebile e intatta.
fino all’anno scorso.
perché il 25 maggio dell’anno scorso nonno A, il papà di elastigirl se ne è andato, dentro una stanza di ospedale, una stanza insolitamente singola e accogliente, con due finestre affacciate sugli alberi e sul sole. una stanza riservata ad alcuni, quelli che stanno troppo male o sono pronti per partire.
di quel giorno elastigirl ricorda un respiro sempre più flebile, il desiderio di farsi piccola piccola, la consapevolezza di essere in prima linea, dita sottili, uguali alle sue, un inutile affannarsi, il cielo azzurro, il bagliore tra gli alberi fuori, una corsa pazza in bicicletta e poco altro.
“le date non contano granché”, si diceva, qualche giorno prima di questo 25 maggio.
e invece le date contano. e sabato è arrivato come un’ombra nera che copriva tutto. elastigirl ha fatto finta di niente, perché le date, certe date, non devono vincere, non devono diventare importanti, non devono sommergerti, come un’onda di catrame.
“a lui interessavano i giovani e il futuro. per questo ha scelto di non invecchiare. e c’è riuscito”, ha detto, qualche tempo fa una sua vecchia amica. forse aveva ragione.
*un abbraccio silenzioso*
non mi conosci, ma ti abbraccio anch’io
Ti ho pensata molto ieri un abbraccio
La forza della vita vince sempre, anche se a volte questa forza in noi sembra mancare. Forza Elasti, ti penso e ti sono vicina. Un abbraccio
Un abbraccio, non ce n’è certe date fanno male ma poi piano piano si esce dall’apnea…
Coraggio ancora, già coraggiosa figlia… arriveranno altri 25 maggio con dentro altre sensazioni e sentimenti, i ricordi si faranno più dolci stemperati dal tempo e quel giorno sul calendario si tornerà a guardarlo e a temerlo un po’ meno. Un abbraccio lungo lungo . Mariella che il 5 novembre lo vive come te oggi
L’anno scorso il 25 maggio e’ nato il mio bimbo Simone.
So che certe frasi sembrano troppo retoriche,ma mentre leggevo il tuo pezzo ho pensato che siano un po’ come fratelli che si sono incrociati lo stesso giorno nel cerchio della vita.
Bello…
Bel pensiero
Che bel pensiero.
Mi ha fatto stare bene.
Spero che possa fare stare un po’ bene anche Elasti.
Anche mio nonno mori’ di maggio. E io pensai, e continuo a pensare, alla guerra di Piero. Sono i veri coraggiosi, che se ne vanno a maggio.
Maggio ha portato via anche a me un uomo importante. Appena 17 giorni fa, alle 23.00 precise, nonno Antonio, mio suocero, un mio Papà è volato serenamente in cielo. Un coraggioso, è vero, uno che ha affrontato la malattia e la paura della morte prendendola tutta sulle sue spalle, per alleggerirci la sofferenza, la preoccupazione. Quasi quasi era lui che infondeva coraggio in noi, fino alla fine. “Passerà anche questa” mi diceva, “piano piano, una cosa per volta”. Un uomo con uno spirito forte, che voleva a tutti i costi vedere crescere le due nipotine, piccole ancora, ma non troppo per dimenticarlo in fretta o non sentirne la mancanza. Un vuoto apparente che tutti sentiamo, nell’incredulità che il poco tempo trascorso ancora ci lascia dentro. Non riesco a pensare al giorno, l’11. Penso ancora ad ogni sabato alle 23.00. Ciao Papà
Anche la mia mamma era coraggiosa. Ha fatto finta di niente fino all’ultimo giorno. E mi ha lasciato il 31 di maggio di qualche anno fa (non mi interessa più sapere quanti sono). Il dolore non è cambiato. E’ un giorno che odio profondamente. Le date contano… eccome se contano… e anche se negli anni se ne sono aggiunte tante bellissime, che lei non ha mai potuto festeggiare con me, con noi, quel 31 maggio mi uccide ogni anno.
Solo una carezza, per te
Per me domani sarà il primo mese… non so se e quando riuscirò ad uscire dall’apnea…
Un abbraccio, ciao
All’inizio conti i giorni, poi i mesi e alla fine solo gli anni. Col tuo tempo ce la farai
qui dentro ci sono tante persone, alcune silenziose o lontane, che ti vogliono bene, e a cui dai coraggio.
un abbraccione.
un abbraccio…
cara, cara Elasti, un primo anniversario. Farà parte dei tuoi anniversari, dei giorni in cui decidere cosa fare di te, un fiore, una gita al cimitero, o al ristorante con il tuo amore. Mille anniversari, ma sempre legati ad un pensiero d’amore. L’amore non finisce mai, sia per i vivi che per quelli che sono andati via. Via? no, sono sempre con te. Sono la tua storia.Ciao Elasti, con amore da me. Silvia
Dall’11 aprile scorso, quando ho perso il mio papà, ti capisco anch’io… e sto ancora trattenendo il fiato…
Il 25 maggio e’ il mio compleanno, e mi ricordo il dolore per procura sentito un anno fa, e ieri ho pensato più a te che non ad altro, perche’ pavento quel giorno che prima o poi arriva per tutti e per il quale nessuno di noi e’ mai veramente pronto.
Un abbraccio.
Oggi era il 26, una bella giornata di sole, con un clima davvero insolito per Milano, che forse, me lo auguro, ti ha fatto un po’ di bene. Un abbraccio…
cara elasti, mi ricordo che l’anno scorso, seguendo tutto il triste percorso di tuo padre, pensavo, se succedesse a me, non so se ce la farei. e invece, è successo: questo dicembre ho perso anch’io il mio adorato babbo. e ancora non ci credo. e spesso vorrei tanto seguirlo. ti abbraccio
Non passa mai, porterà sempre un ricordo, diverso, speciale.. Io ho un 27 gennaio che è’ così vicino al 29.. Che a volte li confondo.. Ma nel primo ho perso mia madre, 31 anni fa..nel secondo e’ nato il mio primo figlio, tre anni fa.. Le date restano incise a seconda dei significati che attribuiamo loro..
… non dà sollievo a te che resti ma lo pensai già l’anno scorso trovo che quel gesto di emergere salutare e andarsene sia stato un gesto di grande potenza e dignità, di scelta su che cosa si desidera essere e lasciare. Ti permette di conservare il suo ricordo forte e limpido e intatto come l’ulivo che hanno piantato in suo ricordo. È un gran dono.
abbiamo in comune questa data triste, lo stesso giorno ma più di dieci anni fa e la persona coinvolta era la mia mamma. un abbraccio forte
Un anno…
ti strizzo ragazza
Ci sono date che restano sotto pelle, che ti chiedi: ma non me ne sono accorta e qualcuno me l’ha tatuata nel sonno?!? E all’inizio fanno male, malissimo, a me toglievano il fiato e riempivano gli occhi, poi pian piano è cambiato, son restati i ricordi e ogni giorno è diventato un giorno in cui ricordare – vivendo – la mia CuginettaQuasiSorella. L’11 aprile resta un giorno speciale per me, ma oggi ogni giorno è un giorno per ricordare e fare un passo avanti. Adesso riesco persino a esprimere le mie emozioni raccontandole in un post perché… ovunque saprai vedermi io sarò con te, per me è così.
Un abbraccio
Pensa che oggi ero in ritardo al funerale di una mia amica e è arrivata in ritardo anche lei: ci guardano dall’alto, ci seguono, e forse piangono anche loro perché non possiamo vederli.
Anche per me il 25 maggio non è più così bello. Un abbraccio, Elasti.
Ti abbraccio cara Elasti!
Guardare avanti è d’obbligo ma voltarsi indietro , ogni tanto, ci aiuta a non smarrire il nostro cammino e capire dove andiamo.
Un caro saluto.
L.
ti abbraccio forte
Ciao Claudia, mio padre se ne e’ andato in una fredda serata di dicembre di 5 mesi fa… E ogni giorno mi manca di piu’… Il sapere quotidianamente da te che la vita va avanti mi da forza… Grazie
Credevo che non lo scrivessi più questo post. Invece sei sempre tu, intricata ma cristallina, disinibita ma gentile. Non finisci di stupirmi.
La sua presenza era per te uno scudo verso il mondo, beato a chi basta una felpa del Bari.
un sorriso e un abbraccio
un abbraccio fortissimo cara elasti…
Un abbraccio…
Il tuo 25 è il mio 22. Da quel 22 nulla è stato più come prima, per tanti motivi. E anche se in quel letto non c’era mio padre ma mio suocero io ti capisco. Molto bene. Ti abbraccio forte cara Elasti.
ti abbraccio forte forte forte.
Una volta, in un libro ho letto che “Ognuno di noi ha il suo 11 Settembre.
Il giorno in cui succede qualcosa che rende quella data indimenticabile x sempre”. Io di “11 settembre” ne ho un paio. Con il passare degli anni ho provato a utilizzarle per ricordare con tanto amore,gioia e immensa malinconia quella persona che è nei miei pensieri ogni singolo giorno,ma quel giorno,forse un po’ di più ❤
Il respiro che diventa più flebile … Già … Ti abbraccio forte
Un enorme abbraccio, ho pensato al tuo papà proprio in questi giorni. Una sua vecchia studentessa.
Lo sai che a volte il destino fa degli scherzi davvero strani?
E che il giorno più triste della tua vita si trasforma nel giorno più bello della tua vita?
Il 30 marzo di 12 anni fa ho perso il mio adorato nonno e con lui le mie poche certezze, le mie uniche radici, l’unica persona che abbia mai davvero considerato “famiglia” e mi è rimasto un desolante, spaventoso senso di vuoto dentro l’anima.
E poi il 30 marzo di otto anni fa è nata la mia prima figlia, la mia bambina adorata, cercata, voluta, amata ancor prima di esserci davvero, l’unica persona (insieme poi al fratellino nato tre anni dopo) che sia davvero “famiglia”, che ha riempito quel vuoto con tutte le emozioni del mondo.
Ed un giorno terribilmente brutto si è trasformato in un giorno straordinariamente felice.
A volte questa strana coincidenza mi dà un po’ fastidio, altre volte penso che nonostante tutto “life is bigger…”
un abbraccio!
Anche mio padre se ne è andato il 25 maggio di ormai otto anni fa. Anch’io sabato ho fatto finta di niente, ma nonostante tutto sentivo mancare la terra sotto i piedi, guardavo le manine piene di vita dei miei bimbi e pensavo ad altre mani così simili, ma del colore dell’addio. E col respiro mozzato pensavo che la vita è più forte di tutto, anche del dolore che sembra risucchiarci come un baratro.
Ti abbraccio forte.
Per il mio papà è il 16 maggio, di nove anni fa; ed è anche il giorno del compleanno di mia nipote…
Unisco un abbraccio ai tanti ricevuti e da ricevere
Floralye
Ogni giorno farà un po’ meno male. Un po’.
Ti abbraccio fortissimo. Fortissimo.
Su la testa, direbbe don Gallo. La sua energia vivrà in te per sempre… Ma Punta Chiappa??? Un nome tutto un programma!!!
Elasti, il mio 25 maggio è successo il 30 ottobre 2011…. E di quel giorno ricordo il mio disperato viaggio in treno, da sola, con il cuore che non smetteva di battere all’impazzata e la mente che ripeteva una sola cosa, anzi due: “Papà non te ne andare” oppure “Dio fammi arrivare in tempo per salutarlo” … ma non si è avverata nessuna delle due preghiere…. E hai ragione, le date contano. Ti abbraccio forte fortissimo più forte che si può. Alessandra
Anche io ho scelto di non farmi sommergere dalla data in cui mio papà se n’è andato e così ho scelto di trasformarla.
E quel giorno, di 5 anni dopo, mi sono sposata.
ti abbraccio, cara elasti…
Le date non contano..poteva essere un giorno prima o un mese dopo, non cambia niente. Siamo noi che le facciamo diventare importanti per soffrire meno nell’intervallo. Claudia
Mi sono commossa. Io che sono legata a mio padre con un filo triplo. E non riesco nemmeno a pensare al dolore che provi. Ti abbraccio come se ti conoscessi.
P.s.: una cosa è certa. Leggere come scrivi di lui è una poesia. Molto triste, ma pur sempre una poesia.
mi piacerebbe capire la fisica quantistica, dove il tempo non c’è ma non ho tale acume mentale, perciò le date rimangono rintocchi cadenzati della vita…
a presto Mamma Elasti!
Cara Elasti, ti abbraccio con grande, grande affetto! Sabato ho pensato a te, ricordavo quanto avevi scritto lo scorso anno ed ho rivissuto la mia sofferenza nella tua sofferenza. Il mio papà se n’è andato il 26 maggio di 14 anni fa e anche per me ieri, come ogni anno, è stata una giornata strana; uno solo il pensiero, tutto mi scivolava, anche le incessanti urla dei miei figli…
… solo un abbraccio