Nonsolomamma

la signora che chiudeva la porta

elastigirl nel fine settimana è stata a ferrara per partecipare a un incontro al festival di internazionale che è un evento bellissimo in un luogo fantastico dove bisognerebbe andare con calma per goderselo e non in fuga, per qualche ora, come una ladra devastata dai sensi di colpa. ma questa è un’altra storia.
ieri sera a un certo punto è stata avvicinata da un gruppetto di donne dall’aria indomita, vivace e divertita. avevano età e facce diverse ma qualcosa di familiare e complice nel sorriso, nella voce, nel guizzo sfrenato dentro lo sguardo.
parlavano tutte insieme, accavallandosi, finendo una il discorso dell’altra. nella confusione elastigirl ha capito solo una cosa: «lei ha undici figli”.
lei era una bella signora austera e composta che emanava autorevolezza e rigore. pur essendo l’unica silenziosa in mezzo a quel vociare scatenato, era chiaro che fosse il capo.
“è la nostra mamma!” ha detto una delle altre donne, con un certo orgoglio.
“siamo sei sorelle e cinque fratelli” ha spiegato un’altra.
“e noi sorelle siamo tutte qui questa sera!”
e mentre le parole delle figlie si rincorrevano e si mischiavano, la madre ha sollevato un sopracciglio e ha dichiarato: “sono svedese” come se questa rivelazione spiegasse ogni cosa.
“be’, voi svedesi avete un’altra tempra. e forse un altro spirito” ha detto elastigirl.
la matriarca ha annuito, con grave seppur divertita consapevolezza.
“già”, ha risposto una delle figlie.
“a casa nostra dalle due alle quattro del pomeriggio la mamma chiudeva la porta della camera da letto. e noi sapevamo che, in quelle due ore, i nostri genitori non dovevano essere disturbati”, ha spiegato un’altra.
la madre ha guardato un’ultima volta elastigirl, con i suoi occhi piccoli e taglienti.
“dalle due alle quattro”, ha ripetuto.
poi tutte quante sono andate via.

30 pensieri riguardo “la signora che chiudeva la porta

  1. Lol, l’inizio di un giallo dove (forse) non muore nessuno!
    (Sono febbricitante e parlo a vanvera).

    Piaciuta Ferrara? Con il brutto tempo non è granché, poi pure di corsa… Ma è la città(dina) del mio cuore.

  2. Complimenti alla signora svedese. Dovrei farmi dare qualche lezione da lei. Io mi faccio assorbire troppo dalle figlie con conseguenze non bellissime.
    Pur sapendolo però non riesco a non farlo.

  3. Non tutti i giorni, ma il sabato e la domenica lo facciamo anche noi, dalle 14 alle 16, a volte è l’unico momento della settimana in cui riusciamo a parlare senza nessuna interruzione.

  4. Non so se riuscirei a godermela.
    Quando il nano dorme, mi viene una tale ansia di sfruttare appieno quei 15 minuti (“Cosa faccio? Leggo? Scrivo? Dormo?…”) che alla fine non combino nulla

    1. È ancora piccino e tu giovane e carica di adrenalina materna.
      Datti tempo e vedrai……..muaaaahhh (risata satan isteric scafata)

    2. I miei hanno 9 e 4 anni e tuttora quando loro il sabato pom sono impegnati a giocare/catechismo/festine io progetto fughe, pulizie di casa, letture di mille libri diversi, visione di film e poi puntualmente cosa faccio?! boh non lo so nemmeno io! di tutto un po’ senza mai essere soddisfatta del mio “svago”

  5. Sarei curiosa di sapere che tipo di lavoro facevano queste persone se tutti i giorni dalle 14 alle 16 potevano permettersi di stare chiusi in camera da letto

    1. esatto… come diceva qualcuno qui sopra, forse hanno avuto undici figli proprio grazie al chiudersi in camera, però bisogna avere come minimo due part time orizzontali con ore libere coincidenti, non proprio una situazione comune in tutte le famiglie

  6. Una mia amica e collega è la seconda di undici figli, genitori italiani, però è cresciuta con fratelli e sorelle a Taiwan… che forse ci vogliano un po’ di sangue o aria stranieri per gestire 11 pargoli? Io non riuscirei a chiudere la porta per due ore, mi verrebbero in mente immagini di denti rotti, ferite sanguinanti o anche solo disturbi improvvisi da virus… però in genere vedo il bicchiere mezzo pieno eh! 🙂

  7. Ma se qualcuno disobbediva che faceva la signora svedese?
    Perché a dare le regole sono bravissima anche io, il problema è far sì che i figli le rispettino .

  8. ma il mio commento dov’e’ finito???
    Elasti, l’hai censurato?
    raccontava della mia esperienza di figlia di due genitori che “chiudevano la porta” (a chiave) 🙂

  9. la nostra ultima workawayer californiana di 23 anni, è la settima di 11 fratelli, 5 M e 6 F, tra i 38 e i 15 anni l’età degli 11, tutti belli e biondi, molti dei maschi nell’esercito USA.
    La madre li ha tutti partoriti in casa, e ha fatto homeschooling a tutti!
    che pazienza…. che vita, sta donna!

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