Nonsolomamma

siena

aveva i capelli a panettone e un paio di occhiali enormi e rotondi, inguardabili se non fosse stato per lo sguardo pazzo che c’era dietro. viveva in un appartamento spoglio e  gelido, condiviso con altri tre studenti. all’ingresso c’era un telefono con la rotella e il contascatti, al cui lato c’era un bloc notes su cui ognuno doveva segnare il numero di scatti delle proprie chiamate, per poter suddividere proporzionalmente i costi della bolletta a fine bimestre. in cucina c’erano un tavolo di formica, un po’ triste, delle tendine lise alle finestre e un frigorifero suddiviso rigidamente all’interno in quadranti. ogni abitante della casa ne aveva uno in cui aveva diritto di mettere il proprio cibo. come succede in mare, in quel frigorifero, qualsiasi pietanza trovata fuori dagli spazi preassegnati era automaticamente di chi la trovava.
il bagno era angusto ma più pulito di quanto ci si potesse aspettare dall’uso promiscuo di quattro giovani maschi fuori sede.
lui divideva la stanza con un altro ragazzo, che con il tempo era diventato un grande amico. nella camera accanto c’erano uno studente di medicina e uno di scienze politiche. di loro lei ricorda solo le riviste pornografiche nascoste sotto i letti.
le finestre dell’appartamento affacciavano su una via che si chiamava chiantigiana. di fronte c’era una collina con una casa in cima – la casa dei conti, la chiamavano – e in primavera, quando faceva buio, l’aria si riempiva di lucciole.
poco lontano, sulla sinistra, c’era una panetteria che faceva la schiacciata ma si chiamava ciaccino. ogni tanto lo mangiavano a colazione ed era buonissimo.
quando elastigirl conobbe mister i, lui studiava a siena, lei a milano. per alcuni anni lei andava a trovarlo, due volte al mese. l’amico lasciava loro la stanza e si godevano il loro amore acerbo e quei luoghi meravigliosi.
poi lui si è trasferito a londra, tante cose sono cambiate e non ci sono più tornati.
domani lei presenterà il suo libro a siena. sarà strano rivederla e non averlo accanto.

14 pensieri riguardo “siena

  1. Fino a due anni fa venivo a Siena da parenti. Adesso loro non ci vivono più .anche il mio viaggio di nozze si è concluso a Siena.nel frattempo sono diventata nonna.sarebbe stato bello essere proprio li domani.ti abbraccio!!

  2. Uih Siena e i ciaccini, i tavoli di formica degli appartamenti fuori sede, il sottofondo costante delle percussioni di qualche contrada, quel piccolo crocevia di strade e stradinel le colline li a toccare. E le amicizie per sempre nate li e che rimangono forti anche se il tempo ci ha sparpagliati tutti per mezzo mondo. Oggi il tuo post mi ha fatto fare un tuffo nella nostalgia.;-)

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