Nonsolomamma

da grandi

“ma voi, da grandi, cosa vorreste fare?”

elastigirl lo ha chiesto ai ragazzini di una seconda media bolognese, al termine di un incontro in biblioteca che si è trasformato piuttosto in fretta in un ipnotica e impudica seduta di autocoscienza.

parecchi maschi volevano fare il calciatore. “se non mi riesce di fare il calciatore voglio diventare parrucchiere”, ha detto un piccoletto con la cresta molto pettinata e molto pronunciata. “anche io farò il calciatore”, ha detto un biondino. “e nella remota ipotesi in cui non arrivassi in serie A?”. “be’, allora farò il cuoco”. pare che faranno tutti i calciatori, i parrucchieri e i cuochi, i maschi di quella seconda media bolognese. a parte uno che voleva fare il medico. ma chiaramente era un eccentrico. e a parte un altro che voleva fare il giostraio in un parco dei divertimenti di sua invenzione di nome landilandia

invece le femmine no. a loro il calcio non interessava per niente. una voleva fare la dog sitter. già. “io adoro i cani. quindi da grande farò la dog sitter. se non mi riesce allora farò la baby sitter, come seconda scelta”. aveva i capelli lunghi e gli occhi grandi ma, ha detto, un cane non ce l’aveva, al momento. sua mamma non vuole. “io farò la rockstar”. “e nel caso, parecchio improbabile, in cui non ti riuscisse?”. “in quel caso farò comunque la rockstar”. “ah”. un’altra voleva diventare cantante. “che tipo di cantante? che musica ti piace?”. “non saprei.  a me basta cantare”, ha spiegato. “ha una voce bellissima, sai?”, ha confermato una sua compagna che vuole fare pure lei la parrucchiera. “allora potresti aprire un negozio insieme al piccoletto con la cresta, sempre che lui non diventi un calciatore famosissimo”. lei non ha risposto. ma è diventata rossa.

strani, questi dodici-tredicenni. strani e istruttivissimi, visti tutti insieme.

 

118 pensieri riguardo “da grandi

  1. Dalla mia esperienza di zia posso dire che la loro idea di futuro è per lo più legata all’immagine, a quello che trasmettono la Tv e i social. Nonostante questo sanno adattare bene le loro aspirazioni alla realtà che si trovano ad affrontare: mia nipote a 12 anni voleva fare l’estetista, ora che fa una scuola ad indirizzò turistico vorrebbe fare la receptionist, perché portano le scarpe con il tacco!

      1. Invece è veramente istruttivo ascoltarli ogni tanto, senza la presunzione di dover essere sempre noi adulti ad insegnare loro qualcosa…

  2. Non credo di ricordare male ma anche ai tempi miei ( i lontanissimi anni ’80) alle medie molte di noi puntavano a fare le parrucchiere! Anzi, fin dalle elementari…comunque anche diverse mie alunne di quarta liceo pedagogico l’altro giorno hanno espresso il medesimo sogno…chissà perché le parrucchiere hanno tanto appeal…

    1. prova a pensare alla prima cosa che una donna fa quando vuole cambiare vita… va dal parrucchiere! e quindi, almeno per come la vedo io, la parrucchiera è quel mestiere che ti dà l’illusione di poter cambiare, almeno un po’, le vite degli altri…

    2. meglio che non vi dica che tutte le signore che presentano il documento con “professione parrucchiera” fanno in realtà altro… il mestiere piu antico… ho una buona casistica, perchè lavoro alla reception di un hotel! e questo è davvero – per me – il mestiere piu bello.

  3. Le bambine spesso accompagnano la mamma dal parrucchiere e vedono passare questo tempo sospeso fatto di acqua calda, phon, musica soffusa, odore di tinta e prodotti per capelli, pile di giornali di moda o scandalistici, chiacchere e si immaginano di poter fare per sempre questo lavoro che rende le persone più belle e più felici e (diciamolo) viene anche pagato molto bene rispetto all’impegno di ore.

  4. Non lo so cosa voglio fare da grande…però da piccola avevo le idee chiare: volevo fare il muratore, volevo portare la carriola e costruire case. Oggi sono un ingegnere… forse se avessi fatto il muratore ora non avrei una crisi lavorativoesistenziale.

    1. Non abbatterti dai, che la donna ingegnere è un genere unico…è una donna al quadrato, il prossimo stato dell’evoluzione darwiniana! Io (anche io ingegnere) ne ho sposata una. 🙂

      1. Sei gentile…e fortunato ad averne sposato una! Lei un po’ meno, ahahahaha…SCHERZO! E’ che avendo un padre ingegnere e vivendo in un mondo di colleghi maschi capita spesso di sfotterci tra maschi e donne 😉

      1. E qui potremmo aprire un capitolo sui miliardi di modi in cui sono stata appellata! Personalmente non credo si debba fare una distinzione di genere, un mestiere è un mestiere a prescindere se a svolgerlo è un uomo o una donna, non trovo che sminuisca il mio ruolo usare un termine che per secoli ha identificato l’uomo…anzi! La parità è parità: e siccome ci credo fino in fondo, mi presento col mio nome, senza cognome e senza titolo…possibilmente dandoci del tu. Però è un’opinione personale, magari a qualcun’altra può dar fastidio, allora è giusto interpellarla come lei desidera.

      2. Non e’ una questione di distinzione di genere e neppure di presentazione.
        Qui si tratta semplicemente di utilizzare correttamente la lingua italiana.
        In italiano il mestiere di declina al genere del soggetto.
        Parrucchiere-Parrucchiera
        Ingegnere-Ingegnera

      3. concordo con Sandra: mi sembra giusto interpellare le persone come lo desiderano.
        Certamente ci sono delle regole, però la lingua è uno strumento e mi sembra si stia evolvendo insieme alla società.

    2. Mia figlia maggiore da un paio di anni vuole assolutamente fare ingegneria fisica. Per adesso ha solo superato il test d’ingresso (ha la maturità quest’anno) ma a me piace l’idea. Nonostante io abbia un padre ingegnere!

      1. ingegneria fisica mi manca, mi sa che ai tempi miei non esisteva!!!
        Che fa una ingegnera fisica?

        @cela: qua il problema e’ appunto che la lingua si e’ deformata a seguito di una societa’ sbilanciata e non ce la fa a raddrizzarsi appunto perche’ tale societa’ fa tantissima fatica a bilanciarsi.

    3. Sandra, avrei scritto la stessa cosa…
      anche io oggi sono un ingegnere in crisi lavorativoesistenziale e non so cosa voglio fare da grande…
      però da piccola ero così convintissima di voler fare la stilista!!Bei tempi!!

      1. Quello che mi fa rabbia è che il nostro è un mestiere meraviglioso…se svolto all’estero 😉
        Almeno questa è la mia personale esperienza: ho fatto la ca@@ta di lasciare la libera professione per lavorare in una grande azienda, per il mito del lavoro in team. Ma dalle mie parti anche le grosse aziende continuano ad avere una conduzione familiare, si dirigono come se fosse un minuscolo panificio…non si investe nel personale, nella formazione, nell’innovazione. Poi chiudono e riaprono sotto mentite spoglie mettendo i lavoratori alle strette (si lavora in condizioni disumane…altro che Cinesi!).

  5. Io desideravo un negozio di fiori da piccola: gli odori, i colori, quella conoscenza intima con la pianta (quando e quanto annaffiarla, dove metterla…) e quelle mani che si muovevano a fare delle bellissime composizioni. Poi è arrivato il mio primo geranio, morto in breve tempo. La verità è che sono negata con le piante 😦

  6. Mia nipote, 13enne, vuole fare il medico ma con i morti, vuole analizzare i cervelli. Io alle elementari volevo fare il chirurgo per vedere le persone da dentro e poi per tanto tempo son svenuta alla vista di sangue e aghi! Si cambia, per fortuna o sfortuna.

    1. Io da piccola vedevo il telefilm di Quincy e avrei voluto tanto fare anch’io il medico legale ma …… non ne avevo lo stomaco 😉

  7. Io volevo fare la maestra, poi sono finita a fare tutt’altro..mia figlia di sette anni ha già cambiato idea varie volte, da medico è passata a maestra di danza, ora vuole diventare farmacista. La più grande fortuna credo sia riuscire a fare come lavoro l’attività che ti appassiona, non a tutti capita.

  8. ricordo che da piccola per far arrabbiare mia nonna che voleva che studiassi le dicevo sempre che da grande avrei fatto la parrucchiera. in realtà già in quinta elementare avevo deciso che avrei fatto la dottoressa. e non ho mai cambiato idea

  9. Io ho deciso che volevo fare il filosofo quando avevo 7 anni. Adesso che ne ho 32 mi stupisco di come effettivamente sia finita a fare la filosofa, anche se ancora adesso mi sembra strano presentarmi come tale. Fortuna che nel mio dipartimento siamo o filosofi o storici, per cui suona un po’ meno buffo.

    1. ehi! sei la mia gemella! mi sposi?
      Io a 8 anni volevo fare la ricercatrice sulla fusione nucleare e non ho mai cambiato idea, infatti faccio la ricercatrice sulla fusione nucleare!
      sono MOLTO contenta che esista qualcun altro cosi’, perche’ quello che per me era vocazione tutti me lo facevano pesare come stranezza o testardaggine…

  10. Mia figlia fino a poco tempo fa voleva fare la veterinaria e nei ritagli di tempo la giostrai. Ora dice che l’importante è studiare poco.

    1. ecco, questo e’ il problema!
      mio nipote avrebbe potuto e forse voluto fare il classico ma si e’ iscritto a segretarie d’azienda per studiare poco!
      gli ho chiesto (ora ha 16 anni) se si vede a fare il segretario e ha risposto di no
      davanti alla palese contraddizione logica ha detto che dopo vuole andare all’universita’, fare psicologia…
      mah… speriamo che trovi la sua strada e sia felice

      1. hahha va be’ i miei ancora non capiscono come uno possa sopravvivere facendo il filosofo di mestiere. In effetti il mio contratto scade fra tre mesi e sono con l’acqua alla gola, pero’ questo per me e’ il mestiere piu’ bello del mondo e non lo cambierei con niente.

  11. Mio nipote a due anni voleva fare il tassista o il notaio, credo influenzato dagli eventi (prendevamo molto il taxi), poi dai 6 anni agli 11 ha pensato fortemente di fare l’astronomo e ora che di anni ne ha 13 vuole fare il fisico, ma non da palestra, vuole studiare fisica con specializzazione in astrofisica. E andare a studiare al MIT. Direi che ha le idee chiare, il fanciullo.

    1. Io a 12 anni decisi che avrei fatto l’astrofisica e… fino al dottorato ci sono arrivata! Il problema è: ora cosa ci faccio? 😀

      In bocca al lupo al nipote se persiste nell’idea, è una strada perigliosa! 🙂

      1. Non dire ” ora cosa ci faccio? ” altrimenti dai ragione a coloro che pensano che faticare troppo negli studi sia inutile. Hai inseguito una passione, ora dovrai piegare il tuo sapere alla vita, ti faccio tanti auguri.
        Ho visto il video della tua laurea magistrale e ho sorriso con emozione.

      2. come cosa faccio? insisti!
        con ottimismo e realismo assieme (e’ possibile)
        io volevo fare il fisico e faccio il fisico (nel senso che ho un contratto a tempo indeterminato come ricercatrice al CNR)
        non e’ mica che sia stata una passeggiata 😀 e infatti TUTTI me l’hanno SEMPRE sconsigliato da quando avevo 8 anni e i miei genitori ancora vorrebbero che cambiassi mestiere…
        ma e’ una figata strapazzesca e non lo cambiarei con nessun altro mestiere al mondo
        ti faccio un in bocca al lupo enorme e se hai voglia di scrivermi chiedi all’Elasti il mio indirizzo

    1. Abbiamo ancora la frase detta da mia figlia a 3 anni appesa sul frigo…”Bianca dice: io non lavoro, perchè sono in pensione da quando sono nata!”

      1. qualcuno (non ricordo chi..) ha detto che dovremmo andare in pensione da giovani per goderci la vita, i figli..e lavorare da vecchi quando abbiamo più bisogno di sentirci utili

  12. Il mio duenne vuole fare il marmellataio, ( ma anche l’ape) , il gruista, il mulettista, il papà, il trattorista, il cucinaio, il pappista, il merendaio, il gelatiere, il musichiere, il cantautore(!!!!) , camionista…. Stasera anche la ballerina dei pattini….
    Tanto eclettico, disoccupato non sarà…..

    1. Il marmellataio è assolutamente delizioso! E comunque, hai visto mai che da grande faccia delle marmellate doc, ecologiche, e squisite?

      Floralye

  13. Il mio tredicenne… Ama le stelle, i pianeti, leggere di buchi neri e galassie remote… Ha una passione evidente e specifica da quando, da piccolo, portato in libreria sceglieva tranquillo libri che parlavano di queste cose… Però, se glielo si chiede, per adesso l’unica idea che ha abbastanza chiara e’ che vuole andare alle superiori… Dove vanno i suoi amici! E possibilmente anche la sua amica del cuore. Magari anche lei vuole fare la parrucchiera. Aiuto!

  14. Un po’ tristi però… Tutte professioni che vanno x la maggiore nei programmi tv, in particolare nei reality… Non c’è proprio più fantasia… Ma la maestra, il pompiere, la scrittrice, l’attrice, la ballerina (di danza classica intendo), dove sono andati a finire? E il panettiere, il poliziotto, il mago… Mah… Non c’è proprio più religione… Scorata…

      1. ehm, fefo…. mai sentito parlare de l romanzo di dumas intitolato appunto “I tre moschettieri”?
        😉

      2. Ehm… non conosco la vostra età, e non vorrei dare prova del mio inesistente “senso della diplomazia”… però forse Fefo si riferisce ad una canzone che credo cantasse il mitico Quartetto Cetra, che faceva più o meno “Moschettier del re, moschettier del re, sono sempre quattro e non sono tre!”

        Floralye

  15. Mio figlio di quasi 5 anni dice che come lavoro vuole aggiustare le cose, come il nonno. Mia babbo prima della pensione era elettricista, ma ha fatto mille lavori, quindi sembra davvero un aggiustatutto.

  16. La mia tredicenne da grande non ha la più pallida idea di cosa vuol fare…. ahimè…
    Però anche nella sua classe c’è una bella scelta di calciatori e parrucchiere/estetiste e io mi domando dove andremo a finire 😉

  17. scusate ma cuochi, calciatori, parrucchieri e cantanti, con nulla togliere a queste categorie, nn sono vere aspirazioni ma riflessi della tv di oggi

  18. Io volevo lavorare in un parcheggio a pagamento, così avrei potuto rimanere seduta tutto il tempo in un gazebo a leggere mentre alzavo ed abbassavo una sbarra automatica per far entrare le macchine. Mio marito voleva fare il papa (come Karol Wojtila) per poter viaggiare in aereo dappertutto, e, ora, il nostro bambino di 4 anni vuole guidare i camion della spazzatura…. siamo decisamente diversi!

  19. La mia tredicenne in terza media vuole fare l’attrice….ha scelto il liceo linguistico perchè le lingue serviranno e poi dice che farà l’accademia d’arte drammatica….questo è il suo progettino!!! Pechè no….che sogni ancora un po’!!

    1. ehi mia sorella l’accademia d’arte drammatica l’ha fatta per davvero!
      un po’ dura farsi ammettere e DECISAMENTE difficile trovare lavoro dopo (infatti poi ha preso un’altra laurea) pero’ si puo’ fare

  20. Mia figlia a 6 anni voleva aprire un ristorante (con tavolo riservato x mamma e papà), dove avrebbe concesso alla sorella di cantare. Ora, a 8 anni, dice di voler frequentare l’università della ginnastica perché lei si sente sportiva!

  21. Mi fanno tenerezza e non li giudico, forse li invidio per la loro freschezza che nessun social o reality può togliergli.
    Mi pare che la scuola sia la grande assente… è evidente che non ha un ruolo nell’orientamento. Anzi, nella mia esperienza (ho due figlie di 7 e 11 anni) il ruolo della scuola oggi, tra Invalsi, verifiche e prove continue (con voti in centesimi, si dico in cen-te-si-mi in prima elementare!) è solo quello di togliere ai bambini la fiducia nello studio, nelle proprie capacità, nel fatto che lavorando si raggiungono gli obiettivi.
    Il messaggio che passa è che non ce la farai, tanto vale buttarsi su qualcosa di televisivo, dall’appeal facile e morbido.

    1. Seriamente non so se è la scuola a passare questo messaggio: più mi guardo intorno più vedo che siamo tutti scoraggiati e rassegnati a non immaginare più un futuro. Non so se preoccuparmi di più per i bambini – magari quando cresceranno questa crisi sarà un ricordo – o per i 20-30 e facciamo anche 40enni di oggi…

      1. Close proprio ieri ho letto un trafiletto su un giornale gratuito di quelli che danno sulla metro e diceva che dagli ultimi data analizzati dal governo UK, il gap salariale uomo/donna nella fascia 20-29 anni si e’ praticamente chiuso. Anzi nella fascia 18-21 le ragazze guadagnano lo 0.4% in piu’ degli uomini.
        Sono andata a spulciarmi i dati sul sito del governo ed e’ cosi’. Anche nelle fasce 30-35 il gap e’ ormai bassissimo, e’ rimasto ancora alto quello delle over 50, soprattutto perche’ molte di loro hanno studiato meno dei corrispettivi di sesso maschile.
        Questa e’ una buona notizia no?
        Io non lo so di cosa vogliono convincervi da quelle parti, ma ecco, il futuro esiste, bisogna prendere il coraggio e la grinta tra le mani e andarselo a prendere!

  22. Io volevo fare la pittrice, amavo disegnare, le insegnanti mi dicevano che ero bravissima…i miei pero’ non mi mandarono all’istituto d’arte, dicevano che c’erano ragazzi poco raccomandabili, alla fine feci l’istituto tecnico e poi economia. amo il mio lavoro amo avere a che fare con conti e bilanci. ma disegnare ce l’ho nel sangue appena ho una matita disegno. ho comprato tempere e ho fatto quadri. la mia natura è nell’arte. se non è stato il mio lavoro è il mio hobby preferito:) Un bacio elastiiiiii!!! ps ora scappo a comprare il tuo libro!!!!!

    1. Cara Sharon la tua e’ un’ottima soluzione!
      Pero’ segnalo anche che, quando ero piccola io, NESSUN genitore voleva far fare ai figli il Liceo Artistico! Perche’? Perche’ c’erano gli studenti ‘strani’, quelli vestiti estrosi ecc ecc (come dissero i tuoi ‘quelli poco raccomandabili)
      Col risultato che gente portata per il disegno finiva a fare altro e magari perdeva un anno per niente (so di 2 casi di bocciati in altra scuola e usciti col 60 dall’artistico)
      Ma insomma mamme, papa’: non tutti i preadolescenti sono incoscenti capricciosi! qualcuno sente la vocazione… abbiate un minimo di fiducia…
      si campa anche con l’Artistico, eccome: designer, stilista, fumettista… mica occorre diventare Leonardo da Vinci….

      1. Ho lavorato come supplente in alcune scuole e ricordo uno studente di liceo scientifico con un talento per il disegno stra.or.di.na.rio. Il giorno della maturità ci disse che avrebbe voluto fare l’accademia delle belle arti ma i suoi genitori l’avevano convinto a fare biologia, con qualche perplessità degli insegnanti. Nella stessa classe uno studente brillantissimo che voleva andare in Norvegia era stato convinto dai genitori a rimanere qui. Quando ci ripenso mi intristisco un po’.

  23. al pronto soccorso per una storta al piede. Il medico chiede a mia figlia: “cosa vuoi fare da grande?” mia figlia: “la sciacalla!”
    medico: “…ma lo faccio già io questo lavoro!” io e mio marito con le mani tra i capelli!

      1. I medici del PS ne vedono di tutti i colori, e hanno un senso dell’umorismo tutto loro ! Questo che avete trovato mi sembra adorabile a sentirne parlare 🙂

  24. il mio seienne vuole fare il paleontolgo e l’inventore della macchina del tempo così può capire finalmente perchè si sono estinti i dinosuri
    e 10 gg dopo la laurea in paleotologia porterà la sua attuale fidanzata a venezia e la sposerà su una gondola in piazza san marco.

  25. mia nipote di 9 anni vuole fare la pasticcera con la zia (cioè io); alla proposta della madre di studiare, magari all’università, e poi decidere se fare la pasticcera, la 9enne ha risposto: “ma se aspetto di finire di studiare poi la zia (cioè io che non faccio la pasticcera ma mi piace pasticciare) sarà troppo vecchia per lavorare… ho 44 anni e mi è venuto un po’ da ridere e un po’ da piangere …. 😉

  26. mia figlia di sei anni vuole aiutare i poveri e lo vuole fare prendendo i soldi in banca con quella “tesserina di plastica” ( il bancomat )e darli a chi ne ha bisogno

  27. Forse è la volta buona che la smettiamo di fare gli intellettuali a tutti i costi producendo ragazzi frustrati perché non ottengono risultati eccellenti
    Che poi a quindicianni ci finiscono dallo psicanalista perché vogliono suicidarsi o ci prendono il Ritalin così le maestre la smettono di rompere e le mamme fuori da scuola di criticare perché chi non studia con profitto sarà necessariamente un fallito e per tenerlo in allenamento lo distruggono già sul nascere. Le mamme e i papà non si sentono più di aver creato un mostro che , pensa un po’.? No ha voglia di studiare e vuole fare il parrucchiere.
    Certo avere come obiettivo calciatori cuochi e parrucchieri non sarà il top , ma sono comunque mestieri dignitosi.
    L’unica cosa che sfugge ai bimbi e’ che non tutti i cuochi calciatori parrucchieri saranno famosi.
    Anzi proprio pochi pochi.
    Tutti gli altri devono sgobbare e faticare…
    Un medico c’era , no?
    E allora avremo anche chi ci curerà.

    1. hai ragione ma distinguerei fra calciatori, e cuochi parrucchieri e quant’altro
      insomma mi fido molto di piu’ del secondo gruppo che del primo..
      ma forse perche’ ho molto piu’ bisogno del secondo gruppo che del primo…

  28. Da piccola piccola volevo fare la “pittrice” che alle medie si è trasformato in “artista”… diciamo che ci sono andata vicina visto che sono grafico.
    Avevo una compagna che alle elementari voleva fare la veterinaria e oggi chiedo a lei se ho dubbi sui pelosini… a volte i progetti si realizzano!

  29. Mio figlio lo scorso anno (aveva 4 anni) alla stessa domanda mi rispose (parole testuali): “Io da grande voglio fare il papà…di cinque figli”. E alla mia affermazione successiva che avrebbe dovuto trovarsi una donna con la stessa volontà, lui beatamente mi rispose: “Ma io sposerò te mamma”.

  30. Mio figlio (9 anni) oscilla fra paleontologo ed esploratore…
    Del calcio non si interessa per niente (e io ringrazio;-)))
    Staremo a vedere, farà in tempo a cambiare idea n volte.

  31. Io da grande volevo fare la fisica nucleare e la scrittrice. La seconda cosa si e’ avverata, la prima e’ stata sostituita dal marketing ma e’ meglio così.

  32. alle medie ricordo di aver desiderato fortissimo di fare la naturalista – etologa o simile (colpa di Konrad Lorenz, di James Herriot e di Piero Angela). Alle elementari ero convinta sarei diventata astronoma (per via di una certa stella, Vega, che non avevo capito bene dove fosse… mi avevano spiegato che gli astronomi conoscevano la posizione delle stelle, e dunque… !). A 15 anni ho incontrato Primo Levi e ne sono rimasta folgorata, cambiando il mio desiderio in chimica – scrittrice. Ora mi occupo di pr e ufficio stampa per una azienda scientifica… mi sa che mi sono avvicinata al mio ultimo sogno, quello dell’adolescenza 🙂

    1. Hei!!!! Anch’io leggevo Konrad Lorenz e James Herriot, e anche Gerald Durrell e Gavin Maxwell e Joy Adamson, Helen Hoover e molti altri. Volevo fare la veterinaria, oppure la zoologa. Però mi piaceva anche disegnare. E scrivere. E leggere. Per lavoro ho scritto, ho letto e disegnato (con il computer però…). Non sempre i sogni si realizzano nel lavoro… Della vita dei miei autori preferiti mi affascinava il contatto con la natura. Da ragazzina sognavo una casa vicino ai boschi agli animali. Ora, dalla mia finestra vedo i caprioli e i cervi al tramonto. Se mel l’avessero detto non ci avrei creduto… Per questo mi ritengo fortunata, anche se il mio lavoro non è un granchè… Mio figlio adora gli animali e la natura e ne ha grande rispetto… Per lui è scontato vedere i caprioli dalla finestra e addormentarsi con il canto del gufo… Non sa quanto è fortunato… Se questo determinerà le sue scelte future, chi lo sa.

      1. vedere i caprioli dalla finestra ed addormentarsi al canto del gufo… che bello! sei proprio fortunata (e brava: mica credo ti sia capitato per caso di vivere li)
        godetevela, tu e e la tua famiglia!

  33. Io da piccolo volevo fare il benzinaio (buon profumo e soldi a volontà!), in seguito il cassintegrato (ti pagano per non lavorare!), insomma non avevo capito niente della vita (beata ingenuità!). stasera tutti a mola di bari

  34. Che paura. Un mondo di calciatori e parrucchiere.
    Non vanno più di moda gli scienziati? Gli astronauti?
    Mio figlio di 9 anni non legge un tubo e ha la fantasia di una scatola di scarpe….
    Aiutooooo

  35. Ma io ultimamente – come ti ho scritto nella mail- sono veramente preoccupata per gli adolescenti…. Ma e’ colpa nostra? I calciatori……. Che avvilimento

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