Nonsolomamma

le domande sbagliate

ci sono domande che, a un uomo, sarebbe meglio non porre.
ci sono momenti in cui non solo sarebbe opportuno non fare domande ma sarebbe ideale proprio tacere.
elastigirl lo sa benissimo. perché la teoria è spesso facile e intuitiva.
eppure talvolta alcune domande arrivano d’improvviso, urgenti e necessarie. e trattenerle non è possibile. il più delle volte, in effetti si tratta di quesiti in apparenza oziosi o provocatori, di cui l’interlocutore, che, diciamolo, non brilla per perspicacia, non coglie neppure lontanamente l’importanza vitale.
così, durante l’agognata visione del terzo episodio dell’ultima stagione di trono di spade, nell’unico fazzoletto di solitudine che erano riusciti a ritagliarsi in quattro giorni, mentre si consumava una delle più attese, epiche e cruenti battaglie della storia mondiale delle serie tv, è arrivata lei, inarrestabile e devastante: la domanda indifferibile.
“mister i…?”
“…”
“mister i…?”
“…”
“mister i, mi ascolti?”
“ma… mò??? mò devo ascoltarti? con i non-morti che stanno superando la barriera??? mò???”
“… devo chiederti una cosa…”
“non puoi aspettare ché sta arrivando arya stark?”
“veramente…”
“no, vabbè, le murt’! guarda quei poverialloro dentro la cripta… mòòò che angoscia…”
“mister i…”
“…”
“senti… ma tu…”
“e che cósa??? va bè. fermo ché mi state facendo morire, tu e la battaglia. ma tu di più. meh, dimmi. veloce veloce però”
“be’, se fai così non riesco…”
“non fare la femmina!”
“non si dice non fare la ‘femmina’. è sessista e misogino”
“dimmi, amóre caro… cos’è questa domanda che non può aspettare nemmeno i non morti?”
“va be’. non importa”
“benissimo. allora riprendiamo”
“no, aspetta…”
“…”
“ma tu… mi vuoi bene?”

28 pensieri riguardo “le domande sbagliate

  1. Ed è per questo che mio marito, la seconda volta che ci siamo visti, mi ha detto:
    “Se mi chiedi come ti sta un vestito io rispondo sinceramente: se è uno schifo te lo dico”
    Avevamo 22 anni e il messaggio è arrivato molto chiaro la prima volta che gli ho chiesto davvero un parere.
    Ho imparato che certe domande non sono da farsi. Detto tra di noi penso con molta convinzione che abbia ragione lui.

  2. In effetti potevi aspettare la puntata successiva: tanto non succede una fava, potevi parlare tranquillamente 😀

  3. Muoio dal ridere! In casa mia, se fosse stata in corso una partita di Champions della Juve manco per niente mi avrebbe minimamente degnato di attenzione…🤣

  4. Una volta ottenuta la risposta il tuo animo si è veramente quietato?
    Questa tendenza tutta femminile a richiedere parole e conferme la trovo dolorosa, assolutamente umana e condivisibile ma dice altro delle nostre fragilità

  5. Ma certo che ti ama, non ne dubito.
    Io facevo questa domanda a mia moglie forse troppo spesso, forse inutile dopo 50 anni che siamo insieme. Ora mi trattengo, me lo chiedo e mi rispondo. Ma sono in un’età difficile, comprendimi.

  6. Le mie domande “difficili” sono più esistenziali
    Tipo: ma gli scatoloni che stanno ancora lì dal trasloco del 2015, questo finesettimane li togliamo?
    “Eh, niente, per te sempre tutto e subito va fatto”

    Sì in effetti sono solo passati 4 anni, colpa mia che insisto.

    1. Ooohhh ma allora non sono l’unica! Ieri mi sono tagliata un dito con uno scatolone, mentre cercavo le carte da gioco in uno dei millemila scatoloni ancora chiusi (che chissà che tesori contengono)! Ah aspetta. Ma i tuoi sono vuoti? I miei ancora pieni…

  7. Io chiederei tutti i giorni al mio ragazzo se mi ama. Quando non riesco a trattenermi, lui mi risponde “ma certo!”, con un tono fra il divertito e l’esasperato.All’inizio si offendeva, perché pensava non mi fidassi, ora la considera una mia stranezza.

  8. Anche mio marito fa così, almeno una volta a settimana mi chiede se lo amo… ma perché fate così?
    I fatti che lo dimostrano non vi bastano?
    Io gli rispondo sempre “certo che ti amo, altrimenti me ne andrei” … troppo pragmatica?

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